Autonomia, ok del Colle: non c'è incostituzionalità

Autonomia, ok del Colle: non c'è incostituzionalità
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il Giornale INTERNO

Ascolta ora 00:00 00:00 Una firma e via. Arriva senza scosse il via libera del Quirinale alla legge dell'Autonomia differenziata approvato in via definitiva alla Camera lo scorso 19 giugno. Con buona pace dei tanti che avevano sollevato dubbi di costituzionalità - dal capogruppo dem in Senato Francesco Boccia fino ai capigruppo M5s di Senato e Camera, Stefano Patuanelli e Francesco Silvestri, che addirittura avevano invitato il capo dello Stato a non firmare, valutando dunque se esercitare la sua prerogativa costituzionale di rinvio presidenziale di cui all'articolo 74 della Costituzione Sergio Mattarella ha firmato e lo ha fatto senza fare una piega. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Dalla pubblicazione in Gazzetta il provvedimento è legge dello Stato e consente al ministro Roberto Calderoli di avviare le trattative con Veneto e Regioni per la devoluzione delle materie richieste, ma permette anche a chi vuole promuovere un referendum di attivarsi. (L'Unione Sarda.it)

Giudici di pace sul piede di guerra per l’Autonomia; con le nuove norme c’è il pericolo di creare nel Paese una giustizia a due velocità Si scrive autonomia differenziata. Si legge “caos”. In attesa che il Colle si pronunci sulla legge approvata il 19 giugno alla Camera – non si esclude una moral suasion del presidente Sergio Mattarella – si procede a fari spenti. (Quotidiano del Sud)

Nessuna frenata da parte del Quirinale quindi, ipotesi che si era fatto largo nei giorni scorsi che prevedeva un esame non velocissimo da parte del Colle. Ora si dovrà attendere solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e da quel momento il provvedimento diventerà legge dello Stato. (LA STAMPA Finanza)

Gesmundo: “Autonomia differenziata, Italia più debole”

della Costituzione, infatti, stabilisce che le regioni possono chiedere di avere «condizioni particolari di autonomia» nella gestione delle 20 “materie concorrenti” su cui possono legiferare insieme allo Stato e nella gestione di altre tre materie tra quelle di competenza esclusiva dello Stato (l’organizzazione della giustizia di pace, le norme generali sull’istruzione, e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali). (Pagella Politica)

Riguardo alle recenti votazioni parlamentari che hanno aperto la strada alla cosiddetta “autonomia differenziata” e al “premierato” deve far riflettere il fatto che centottanta costituzionalisti di peso abbiano lanciato un appello tanto rigoroso, quanto documentato, in cui tra l’altro si legge: «La creazione di un sistema ibrido, né parlamentare né presidenziale, mai sperimentato nelle altre democrazie, introdurrebbe contraddizioni insanabili nella nostra Costituzione (Avvenire)

Un progetto che frantuma l’Italia, differenza i diritti secondo il luogo di nascita, aumenta le disuguaglianze già esistenti tra Nord e Sud del Paese, mette a rischi servizi e tutele per le cittadine e i cittadini. (Collettiva.it)