Su Rai 1 la vita, gli amori, le idee rivoluzionarie di "Leopardi - il poeta dell'infinito"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo l’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 il film in due puntate Leopardi, il poeta dell’infinito di Sergio Rubini sbarca stasera e domani su Rai 1. Il regista pugliese per la prima volta firma la regia di una serie: non una miniserie su un poeta gobbo, triste e malato, ma un ritratto dell’uomo, intellettuale e filosofo, che ha rivoluzionato il pensiero. Leopardi è un personaggio moderno e anticonformista che ha rotto con la tradizione attraverso le armi del razionalismo e del laicismo (Io Donna)
Su altre fonti
Coprodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film con il sostegno di Apulia Film Commission e di Marche Film Commission, “Leopardi-Il poeta dell’infinito” è una grande produzione in costume - ambientata e girata tra la natìa Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna - che restituisce alle nuove generazioni un ritratto inedito, pur storicamente coerente, di Giacomo Leopardi. (Rai Storia)
Il dodicenne di Vasto sarà uno dei monelli nelle due puntate che vedranno protagonisti Leonardo Maltese e Cristiano Caccamo. (Chiaro Quotidiano)
Il poeta dell'infinito è la miniserie, diretta da Sergio Rubini, che racconta la storia del poeta di Recanati: ecco la trama, il cast e il numero di puntate. (Movieplayer)
Firmata da Sergio Rubini, attore noto per Nirvana e Manuale d'amore e da molti anni anche apprezzato regista, la produzione di Rai Fiction con BC Movie, Rai Com e Oplon Film è una grande fiction in costume che ripercorre la vita del genio letterario e non solo di Leopardi, pronto a conquistare anche le nuove generazioni coi suoi versi che fondevano contemplazione della natura, passioni amorose, senso della libertà e ideali politici. (WIRED Italia)
Il vero nome. (Corriere di Arezzo)
S’intitola Leopardi-Il poeta dell’infinito, Leonardo Maltese lo interpreta in maniera inedita, con lui Alessio Boni, Val… Leopardi in purezza, liberato dalle zavorre del suo tempo, e di quello che è venuto dopo, dalle gobbe, dal pessimismo, dal nichilismo. (La Repubblica)