Lutto nel mondo del calcio, è mancato Niccolai

Lutto nel mondo del calcio, è mancato Niccolai
Torino Granata SPORT

TUTTOmercatoWEB.com Il Cagliari, dopo Gigi Riva, perde un altro dei campioni del suo mitico e unico scudetto, vinto nel 1970. A 77 anni è mancato nella sua Pistoia Comunardo Nicolai. Lo stopper dei rossoblù è morto stanotte in ospedale. "Lascia il ricordo di un grande sportivo, un uomo educato, gentile, rispettoso, cordiale, che sapeva farsi voler bene", si legge in una nota rilasciata dal Cagliari. (Torino Granata)

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Con l’apertura ufficiale del calciomercato la società rossoblù ufficializza i primi rinnovi e prolungamenti dei contratti con Antonelli, Scotto, Dametto, Masala e Diakitè (SARdies.it)

Nato ad Uzzano, Niccolai nella sua vita sportiva aveva ricoperto anche l’incarico di Commissario Tecnico della Rappresentativa Juniores toscana con la quale aveva conquistato il titolo di campione d’Italia. (figc Toscana)

Parte dalla Torres la storia di Comunardo Niccolai, che poi conquistò lo scudetto col Cagliari e divenne vicecampione del mondo. Arrivato a Sassari da adolescente, trovò spazio in prima squadra e poi passò direttamente al Cagliari neopromosso in serie A, quando da Leggiuno era arrivato un giovane Luigi Riva. (Sassari Oggi)

Da Riva e Albertosi a Niccolai e Domenghini: i magnifici del Cagliari scudettato

UOMO PERBENE. “Giocammo insieme in Nazionale un’amichevole in Svizzera nel 1970, dove lui fu schierato come titolare e io subentrai all’intervallo ad Albertosi. (Calcio Casteddu)

Chi era Comunardo Niccolai? Un nome che evoca ricordi di un calcio romantico, di un'epoca in cui il talento e la passione erano gli unici veri protagonisti. Nato il 15 dicembre 1946 a Uzzano, piccolo centro in provincia di Pistoia, Niccolai è stato uno dei pilastri del Cagliari che conquistò lo storico scudetto della stagione 1969-1970 (Sprint e Sport)

Uno di quei miracoli sportivi che ogni tanto, per fortuna, spezzano la logica dell'ovvio. È il Cagliari di mister Scopigno, il Filosofo, orfano di Boninsegna ma con un Domenghini e un Albertosi in più. (La Gazzetta dello Sport)