Appalti e corruzione a Venezia, l'assessore Boraso in carcere: 20 misure cautelari. Coinvolti amministratori, funzionari e imprenditori

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ilmessaggero.it INTERNO

Bufera nel Comune di Venezia. Appalti e corruzione, sono venti le misure cautelari disposte. Nella indagine della Guardia di Finanza è coinvolto anche l'assessore del Comune di Venezia Renato Boraso che ora si trova in custodia cautelare in carcere. L'assessore Boraso ha deleghe a Mobilità, Infrastrutture stradali, Viabilità, Piano del traffico, Rapporti con le Municipalità, Rapporti con il mondo dell'agricoltura. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Cherchi: "Con l'assessore Boraso la pubblica amministrazione a disposizione del privato" (La Nuova Venezia)

01:13 Bruno Cherchi, procuratore capo di Venezia, spiega ai giornalisti i motivi per cui il sindaco della città lagunare Luigi Brugnaro è stato indagato nell'ambito della vicenda dei Pili e del blind trust. (La Nuova Venezia)

Su ordine della procura della città lagunare, le Fiamme Gialle hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di amministratori, pubblici funzionari e di imprenditori. Blitz della Guardia di Finanza di Venezia questa mattina all'alba, nell'ambito di un'indagine per l'ipotesi di reato di danni alla pubblica amministrazione. (il Giornale)

Il blind trust col trucco cinese. Brugnaro indagato: corruzione

Vasta operazione della guardia di finanza di Venezia che sta eseguendo una ventina di misure cautelari disposte a varie titolo dal gip Alberto Scaramuzza che riguardano, tra l’altro episodi di corruzione per la vendita di palazzo Papadopoli. (La Nuova Venezia)

Un'indagine della guardia di finanza ha portato, nella mattinata di martedì 16 luglio, all'esecuzione di una serie di misure di custodia cautelare a Venezia per reati contro la pubblica amministrazione. (Today.it)

Nel corso di consigli comunali bollenti, il sindaco-imprenditore aveva sempre spergiurato che non c’era mai stato alcun interesse privato nel tentativo di vendere 41 ettari di terreno acquistati quando non era ancora primo cittadino. (Il Fatto Quotidiano)