Dalla sanità al fisco, Landini sfida il Governo: "Riapra la trattativa o sarà rivolta sociale"

Dalla sanità al fisco, Landini sfida il Governo: Riapra la trattativa o sarà rivolta sociale
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

"Il punto è il governo cosa risponde ora" alle 500 mila persone che sono scese in piazza venerdì. "Ci deve essere una risposta. Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti". (la Repubblica)

Su altre testate

Aver portato in piazza mezzo milione di persone non è servito a niente e per questo Maurizio Landini frigna e dice che il governo non può ignorare i manifestanti, supplicando un invito a Palazzo Chigi per ridiscutere la manovra finanziaria. (Panorama)

Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. Maurizio Landini non arretra. (L'HuffPost)

È il messaggio che ha lanciato ai suoi seguaci prima e durante lo sciopero generale di venerdì scorso. Commentatori, polemisti e militanti di destra stanno «impiccando» Maurizio Landini alla sue parole: rivolta sociale. (Corriere della Sera)

Il toccasana. Il governo boccheggia, Landini lo guarisce (di U. Magri)

E ancora: "Ci deve essere una risposta. Dopo lo sciopero e dopo aver inneggiato alla "rivolta sociale", Maurizio Landini passa direttamente alle minacce. (Liberoquotidiano.it)

Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di Bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti». (Corriere della Sera)

Se Maurizio Landini non fosse esistito, Giorgia Meloni l’avrebbe dovuto inventare. Il segretario generale della Cgil è come i suoi avversari desiderano dipingerlo: un politico radicale sotto mentite spoglie che lancia appelli incendiari, che organizza sovversioni, che complica l’esistenza (già complicata) alla gente comune. (L'HuffPost)