Stellantis ferma la produzione a Mirafiori: mancano gli ordini per la Fiat 500 elettrica
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Stellantis ha confermato ai sindacati la sospensione delle attività produttive dal 2 dicembre 2024 fino al 5 gennaio 2025, con ripresa delle linee fissata per mercoledì 8 gennaio. Questo ulteriore stop segue una serie di chiusure che hanno caratterizzato l’anno: sette settimane in estate e periodi intermittenti tra settembre e ottobre, portando l’impianto torinese, dove sono impiegati 2.800 operai oggi tutti in cassa integrazione, a scendere sotto le 20.000 unità prodotte nel 2024. (Automoto.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L'azienda ha spiegato che la decisione è dovuta «alla persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti». (Il Messaggero - Motori)
Per la precisone, la produzione terminerà il 2 dicembre e riprenderà solo l’8 gennaio 2025 dopo la pausa delle festività natalizie. Più nel dettaglio, le attività della fabbrica dove oggi viene prodotta la FIAT 500 elettrica si fermeranno dal 2 al 17 dicembre e poi seguirà la chiusura collettiva dell’impianto dal 18 dicembre al 5 gennaio "frutto di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno". (HDmotori)
Sono sempre più a rischio licenziamento i 250 lavoratori di Mirafiori delle mascherine Covid, prodotte nello storico stabilimento torinese tra il 2021 e 2022. (Corriere della Sera)
L’azienda ha comunicato ai sindacati la sospensione della produzione nello stabilimento fino al 5 gennaio 2025 per l’assenza di ordini della 500 elettrica, l’unica vettura assemblata nello storico impianto torinese. (Il Fatto Quotidiano)
Tavares rassicura: "Stellantis ha bisogno di tutti gli stabilimenti italiani. (DMove.it)
"Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa cruciale fase della transizione verso l'adeguamento e l'adozione delle nuove piattaforme tecnologiche" afferma il Gruppo. (Auto.it)