Ecco come la Russia ha aggirato le sanzioni sul greggio

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Ecco come la Russia ha aggirato le sanzioni sul greggio La "flotta fantasma" descritta dall'inchiesta del Financial Times si riferisce a una serie di navi cisterna, apparentemente registrate e controllate attraverso una complessa rete di operatori, assicuratori e facilitatori legali, che hanno il compito di trasportare il greggio russo in violazione delle sanzioni imposte dall'Occidente L’inchiesta del Financial Times sulla cosiddetta “flotta fantasma” utilizzata da Lukoil per aggirare le sanzioni sul greggio russo getta luce su un complesso meccanismo che va ben oltre la semplice violazione delle restrizioni internazionali. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’espansione della capacità è stata ottenuta a dispetto delle sanzioni e della stretta sugli assicuratori (indispensabili per spedire carichi), domiciliati prevalentemente a Londra. Navi utilizzati per trasportare petrolio ed altre materie prime che non sono formalmente identificate come russe (grazie a triangolazioni con altri paesi, spesso a Dubai) ma che lavorano per Mosca. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo un rapporto pubblicato dal KSE Institute, un think tank della Facoltà di Economia di Kiev, la flotta ombra di navi utilizzate dalla Russia per aggirare le sanzioni internazionali sul petrolio sta causando gravi rischi ecologici. (ilmessaggero.it)

Le sanzioni Nonostante le sanzioni occidentali, disposte in seguito all'invasione dell'Ucraina, la Russia sta continuando quasi indisturbata a vendere il suo petrolio. E lo sta facendo grazie a una 'flotta fantasma', una flotta che sfugge ai radar delle autorità internazionali permettendole così di aggirare i blocchi disposti dopo l'invasione dell'Ucraina. (Today.it)

Russia, Putin elude il price cap: cos'è e come le "navi ombra" del Cremlino finanziano la guerra in Ucraina

LONDRA – La Russia ha creato una “flotta fantasma” di 400 petroliere che trasportano per il mondo 4 milioni di barili di petrolio al giorno, generando miliardi di dollari di guadagni all’anno, con cui Mosca finanzia la guerra contro Kiev. (la Repubblica)

Quali sono le prospettive per il futuro della Russia e del popolo russo? A questa complessa domanda e altri difficili interrogativi ha tentato di offrire risposte, o comunque, spunti di riflessione, nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sede dell’associazione Civica per Rovigo, in via Celio, il giornalista Yurii Colombo in dialogo con l’ex sindaco e capogruppo della lista di opposizione Edoardo Gaffeo. (La Voce di Rovigo)

Il price cap sul petrolio era parte di un piano ideato dai paesi occidentali per privare la Russia delle entrate petrolifere. Ma il progetto sta in gran parte fallendo e Mosca riesce ad eludere le barriere europee finanziando la guerra contro il popolo ucraino, ecco come. (ilmessaggero.it)