Stop all’abuso d’ufficio, ecco gli effetti su processi e sentenze

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NT+ Diritto INTERNO

Addio alle contestazioni di abuso d’ufficio nei procedimenti in corso e per il futuro. E condanne definitive da rivedere. Sono queste le conseguenze che avrà l’abrogazione dell’articolo 323 del Codice penale, la norma più qualificante del disegno di legge di riforma voluto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio: la disposizione è stata approvata in via definitiva la scorsa settimana, mentre il resto del disegno di legge attende il via libera finale da domani. (NT+ Diritto)

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Abrogato l’articolo 323 del codice penale: addio al principale reato contro la Pubblica Amministrazione. Cancellato l’abuso d’ufficio. Ieri la Camera ha votato in via definitiva il DDL Nordio. Abrogato quindi uno dei più classici reati contro la pubblica amministrazione. (La Legge per Tutti)

Già molto ridimensionato nel 2020, è dunque cancellato del tutto il delitto di cui all’articolo 323 Cp. Sì all’abrogazione dell’abuso d’ufficio. La Camera il 4/7/2024 ha approvato con 170 sì e 77 no l’articolo 1 del ddl sulla Giustizia del ministro Carlo Nordio, già licenziato dal Senato, che modifica anche il delitto di traffico di influenze illecite. (Italia Oggi)

All'indomani del via libera dell'aula della Camera all'abrogazione del reato di abuso d'ufficio, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un'intervista a 'SkyTg24', risponde alle polemiche dell'opposizione secondo cui, se da un lato è stato cancellato il reato, dall'altro è spuntata nel Dl carceri una nuova fattispecie ossia il reato di 'peculato per distrazione'. (newsbiella.it)

Nordio, 'sindaci brinderanno dopo stop all'abuso d'ufficio'

Il più classico dei reati di cui erano accusati fino ad oggi gli amministratori pubblici può finire presto in soffitta. Con 170 sì e 77 no, la Camera ha approvato in via definitiva l’articolo 1 del ddl Nordio, la norma che abolisce l’articolo 323 del codice penale - il codice Rocco del 1930 - modificato già cinque volte con riduzioni progressive (l’ultima nel 2020 con Giuseppe Conte premier). (ilgazzettino.it)

Di questi tempi le chat dei magistrati ribollono: messaggi e mail per confrontarsi sui tanti cambiamenti in tema di giustizia. L’ultimo e più recente argomento che ha visto le toghe scaldarsi riguarda il peculato per distrazione, un reato previsto nel decreto Carceri approvato mercoledì in Consiglio dei ministri. (Il Fatto Quotidiano)

"Penso che la grandissima parte degli amministratori, che magari hanno votato contro (l'abolizione dell'abuso d'ufficio, ndr) in ossequio a un ordine di scuderia, siano contenti e magari quando mercoledì sarà approvata questa riforma, apriranno una bottiglia di spumante". (Gazzetta di Parma)