"L'Italia ci ha salvati, dovevamo ricambiare". Così è nato l'accordo sui migranti con l'Albania

L'Italia ci ha salvati, dovevamo ricambiare. Così è nato l'accordo sui migranti con l'Albania
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il Giornale INTERNO

"Dovevamo ricambiare". L'accordo con l'Albania sulla gestione dei flussi migratori è nato così. Dal rapporto di fiducia tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama, ma anche da uno storico senso di riconoscenza che il Paese balcanico prova nei confronti dell'Italia. A spiegarlo è stato lo stesso primo ministro albanese nell'odierno punto stampa al termine della conferenza intergovernativa Ue-Albania a Lussemburgo (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Le strutture di Schengjin e Gjiader sono operative e il primo gruppo di migranti è partito ieri su una nave della Marina Militare. Tra il 2024 e il 2028 si stima che 300 milioni di euro verranno spesi da Roma per le Forze dell'Ordine coinvolte nel progetto. (Sky Tg24 )

C’è un “giallo” sull’arrivo dei primi immigrati in Albania, a bordo della nave Libra della Marina militare. Che fine ha fatto la procedura di noleggio di una o più navi private prevista da una “consultazione preliminare del mercato” pubblicata dal ministero dell’Interno il 30 maggio e ancora presente sul sito del Viminale? Nessuna notizia. (Avvenire)

Roma, 15 ott. (Agenzia askanews)

Albania, nei blocchi dei migranti: materassi impacchettati, abiti puliti e pasti precotti

Marco Guerra – Città del Vaticano Un primo gruppo di 16 migranti è stato imbarcato a Lampedusa sulla nave "Libra" della Marina Militare, arriveranno a destinazione tra stasera e mercoledì mattina. Si tratta di egiziani e bengalesi soccorsi in acque Sar internazionali. (Vatican News - Italiano)

"L'Italia ha dato il buon esempio con la sottoscrizione del Protocollo Italia-Albania, per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo. Le due strutture previste dal Protocollo sono ora pronte e operative. (Tiscali Notizie)

È stato scelto questo colore perché è rilassante, ci spiega durante la visita il responsabile del primo centro costruito all’estero per ospitare — secondo le leggi italiane — richiedenti asilo con poche o zero chance di ottenerlo: sono stati selezionati uomini maggiorenni, senza famiglia, apparentemente in buona salute e provenienti da Paesi considerati sicuri da Roma. (Corriere della Sera)