Papa Francesco propone tre azioni concrete per la pace nel 2025
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ACI Stampa “Nel 2025 la Chiesa Cattolica celebra il Giubileo, evento che riempie i cuori di speranza. E’ un evento che ci spinge a ricercare la giustizia liberante di Dio su tutta la terra”. Lo scrive il Papa nel messaggio per la 58/ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2025 sul tema “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. “Ciascuno di noi – è il monito di Francesco - deve sentirsi in qualche modo responsabile della devastazione a cui è sottoposta la nostra casa comune, a partire da quelle azioni che, anche solo indirettamente, alimentano i conflitti che stanno flagellando l’umanità. (Valledaostaglocal.it)
Se ne è parlato anche su altri media
C’è il pragmatismo di due leader che sanno di avere interessi in comune nello scacchiere internazionale. AJACCIO — C’è il rapporto personale, dopo tanti anni quasi una famigliarità. (la Repubblica)
PUBBLICITÀ L'ultimo atto della visita di Papa Francesco in Corsica è stato il colloquio a porte chiuse in una sala privata dell’aeroporto di Ajaccio con il presidente francese Emmanuel Macron (Euronews Italiano)
Salvatore Cernuzio – Inviato ad Ajaccio Nessuna conferenza stampa, come consuetudine di ogni viaggio apostolico, sul volo di ritorno Ajaccio-Roma. Tuttavia il Papa, appena salito sull’aereo, non ha voluto far mancare il suo saluto ai 67 giornalisti che lo hanno accompagnato in queste dieci ore nell’isola del Mediterraneo per condividere pure con loro un pensiero. (Vatican News - Italiano)
Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, Francesco - 88 anni tra due giorni - si è recato in auto all’aeroporto internazionale 'Leonardo da Vinci' di Roma-Fiumicino da dove, alle 8.06, è partito - a bordo di un A320 Neo/ ITA Airways - alla volta di Ajaccio dove è arrivato poco dopo le 9 all’aeroporto 'Napoléon Bonaparte'. (Adnkronos)
Stupito, gli chiesi il perché. Dopo il segno della croce, recitava immediatamente la formula dell’assoluzione. (Avvenire)
Alla vigilia del Giubileo Francesco pubblica un Messaggio che si alza come un’invettiva, ultimo appello per scongiurare la catastrofe. È l’era dei conflitti, dei trattamenti disumani, del degrado ambientale, di un’informazione che genera colpevole confusione, del rigetto di ogni dialogo e di una diplomazia senza fascino, l’era dello scandalo inaudito dei finanziamenti in armi, mai così cospicui nella storia dell’umanità. (L'Eco di Bergamo)