Barcellona, guaio Dani Olmo: rimozione forzata dalla lista Liga
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dani Olmo, fantasista del Barcellona e della Nazionale spagnola, è stato ufficialmente rimosso dalla lista de LaLiga spagnola: i motivi BARCELLONA DANI OLMO LISTA LIGA – I guai finanziari per il Barcellona, storico club spagnolo e secondo più titolato dopo il Real Madrid, continuano. Questa volta, la società blaugrana dovrà far fronte alla rimozione dalla lista de LaLiga, massimo campionato spagnolo, di due tesserati acquistati in estate. (Europa Calcio)
La notizia riportata su altri media
Secondo i regolamenti citati dalla Lega spagnola, sia per lo spagnolo prelevato dal Lipsia per circa 50 milioni di euro, sia per l'attaccante classe 2001, le limitazioni salariali imposte al Barça non permettevano alla società del presidente Laporta di ratificare i tesseramenti. (Tiscali)
Sono ore di lavoro in casa Barcellona per risolvere la situazione. Nuovo capitolo della vicenda di Dani Olmo, che allo stato attuale non potrebbe giocare col Barcellona. (GianlucaDiMarzio.com)
Dani Olmo e Pau Victor, i due acquisti estivi del Barcellona, non sono più iscritti in Liga come giocatori del club catalano. Il Barcellona spera ancora di poter re-iscrivere Olmo e Victor e per questo ha chiesto una nuova licenza alla Federcalcio con risposta attesa il 3 gennaio, ma la Federazione dipende dalla Liga e dall’organismo presieduto da Javier Tebas si mostrano inflessibili. (La Gazzetta dello Sport)
Da oggi, mercoledì Dani Olmo non figura più nella lista dei giocatori a disposizione del Barcellona per disputare la Liga, il massimo campionato spagnolo. La Liga ha pure rimosso l'attaccante Pau Victor, come Dani Olmo ingaggiato dal Barça quest'estate, dalla lista dei giocatori registrati sul suo sito web. (Corriere del Ticino)
Ma andiamo con ordine. Venerdì 27 dicembre il Tribunale del Commercio di Barcellona aveva negato alla società catalana le misure cautelari per poter tesserare il fantasista spagnolo per la seconda parte di stagione. (ilmessaggero.it)