Giorgia Meloni in Cina da Xi Jinping: smentiti i catastrofisti, adesso una task force

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Parole di circostanza, vuote e buoniste dichiarazioni di intenti, implorazioni di non marginalità. Questo era quanto molti profeti e commentatori della geopolitica si aspettavano dall’incontro di Giorgia Meloni e Xi Jinping. Non è andata esattamente così. Il meeting (di circa 90 minuti) ha invece segnato una tappa significativa nelle relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Ed è stato strategico per ristabilire e rafforzare i legami dopo il mancato rinnovo dell'adesione italiana alla Belt and Road Initiative (Bri), nota in Italia come Nuova Via della Seta. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Nella sala con le bandiere rosse e il Tricolore, ornata di fiori e un armonioso dipinto, anche se bruttino, sullo sfondo, si tiene l'incontro dei protagonisti di due lunghe marce. Ovviamente le due nazioni non sono paragonabili sul piano del «peso» politico, economico e militare, ma i suoi leader hanno compiuto entrambi una «lunga marcia», con idee e sistemi diversi, se non opposti, che li ha portati al vertice. (il Giornale)

PUBBLICITÀ La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Pechino nel secondo dei quattro giorni di visita in Cina. (Euronews Italiano)

Giorgia Meloni rivendica «risultati concreti» per la sua missione in Cina, nega che i rapporti con la Commissione Europea «stiano peggiorando», lancia l'ennesima stoccata alla sinistra e afferma di credere che il Paese di Xi Jinping possa avere «un ruolo dirimente e risolutore» nella guerra Russia/Ucraina. (Avvenire)

Cina, Valvitalia: «Le eccellenze italiane non hanno nulla temere, se non preservare il know how»

Il colloquio è stato un passaggio cruciale nell'evoluzione delle relazioni tra i due paesi, dopo la decisione di Roma di non rinnovare alla fine del 2023 l'adesione alla «Belt Road Initiative», la Nuova Via della Seta lanciata da Pechino nel 2013. (Italia Oggi)

Ma ha anche analizzato l'incontro con Xi Jinping e i temi affrontati durante il bilaterale, che sono stato particolarmente delicati, anche e soprattutto per il delicato momento internazionale, con vari fronti di guerra aperti che rischiano una escalation in qualunque momento. (il Giornale)

Dottor Forzi, perché è importante il mercato di Pechino? «Perché il mercato è cambiato e ci sono player importanti, anche cinesi, quindi la qualità per loro diventa qualcosa di molto appetibile. Andrea Forzi è l’amministratore delegato di Valvitalia, società di progettazione e produzione di valvole e sistemi a gas, controllata al 75% da Cpd e per il restante dalla famiglia fondatrice Ruggeri. (Corriere della Sera)