Meloni-Xi, leader opposti ma paralleli nella marcia verso il top

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il Giornale INTERNO

Nella sala con le bandiere rosse e il Tricolore, ornata di fiori e un armonioso dipinto, anche se bruttino, sullo sfondo, si tiene l'incontro dei protagonisti di due lunghe marce. Xi Jinping, il nuovo Mao, al timone di una superpotenza globale e Giorgia Meloni, che nel suo piccolo è la prima donna premier del nostro paese, non più Italietta da seconda fila. Ovviamente le due nazioni non sono paragonabili sul piano del «peso» politico, economico e militare, ma i suoi leader hanno compiuto entrambi una «lunga marcia», con idee e sistemi diversi, se non opposti, che li ha portati al vertice. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Giorgia Meloni usa il vecchio gergo del partito comunista per definire il colloquio di ieri con Xi Jinping, durato un’ora e mezza. Pechino, 30 lug. (Agenzia askanews)

Ed è stato strategico per ristabilire e rafforzare i legami dopo il mancato rinnovo dell'adesione italiana alla Belt and Road Initiative (Bri), nota in Italia come Nuova Via della Seta. Questo era quanto molti profeti e commentatori della geopolitica si aspettavano dall’incontro di Giorgia Meloni e Xi Jinping (ilmattino.it)

Così la premier Meloni in Cina, facendo anche il gesto degli spaghetti. Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)

Italia-Cina, il vecchio accordo: che cos’è la Nuova Via della Seta e perché non ha funzionato

Pechino, 30 lug. – Un colloquio “franco” e “trasparente”. (Agenzia askanews)

La premier parla dell'incontro di ieri con il presidente Xi Jinping rispondendo ai giornalisti e ribadisce: "Spero che ci si renda conto che questa nazione può giocare veramente un ruolo dirimente. La Cina lavora sempre per la convivenza pacifica tra i popoli". (Sky Tg24 )

E' la prima visita nel Paese da parte di un capo del governo italiano dal marzo 2019, anno in cui l'allora presidente del consiglio Giuseppe Conte firmò un memorandum d'intesa da 20 miliardi di euro con la Cina chiamato Nuova Via della Seta, abbandonato poi dal suo successore Mario Draghi e non rinnovato dall'attuale premier Giorgia Meloni (QUOTIDIANO NAZIONALE)