Il Dipartimento di Giustizia USA potrebbe chiedere la cessione di Chrome da parte di Google
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(Adnkronos) – Secondo un recente articolo di Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti starebbe valutando la possibilità di richiedere al giudice del processo antitrust contro Google di obbligare l'azienda a cedere il browser Chrome. Questa mossa giunge in seguito alla sentenza del giudice che ha stabilito che Google detiene un monopolio illegale nel mercato della ricerca online. Chrome è il browser più utilizzato al mondo e, secondo l'accusa, Google lo utilizzerebbe per promuovere i propri prodotti, limitando le opportunità di crescita per la concorrenza. (il Fatto Nisseno)
La notizia riportata su altri giornali
Come si è arrivati a questa decisione e le ripercussioni sugli utenti (il Giornale)
Lo scrive l’agenzia americana Bloomberg che cita fonti a conoscenza dei piani. Oltre alla cessione di Chrome solleciterà il gruppo ad imporre pure misure correttive su intelligenza artificiale e al suo sistema operativo per smartphone Android. (Il Fatto Quotidiano)
Di recente, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto al giudice federale Amit Mehta di imporre ad Alphabet, la società madre di Google, la vendita del browser Chrome. Questa richiesta rappresenta una mossa senza precedenti nella lotta al monopolio tecnologico e potrebbe avere ripercussioni significative sul settore digitale. (iSpazio)
Ma cosa significa tutto questo per il futuro di Google e degli utenti? Scopriamolo insieme. Hai mai pensato a cosa potrebbe succedere con la vendita del browser Chrome? Se l’idea ti sembra strana, è perché non capita spesso di vedere Google accusata di monopolio. (Sicurezza.net)
Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiede a Google di vendere Chrome per abuso di posizione dominante. Cosa può succedere e perché la decisione finale può ridisegnare il panorama tecnologico globale e le dinamiche delle Big Tech (FIRSTonline)
Il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto la misura al giudice federale, Amit Mehta, che lo scorso agosto ha definito illegale il monopolio di Alphabet, casa madre di Google, nel settore delle ricerche sul web. (Corriere della Sera)