Google verso la vendita forzata di Chrome: le richieste del Dipartimento di Giustizia Usa
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Ultim'ora news 19 novembre ore 9 La soluzione per spezzare il dominio di Google, secondo il Dipartimento di Giustizia (Doj) degli Stati Uniti, potrebbe essere la vendita del browser Chrome. Lo riporta Bloomberg, sostenendo che sia questa la misura chiesta dal Doj alla big tech per ripristinare la concorrenza nel settore delle ricerche online. Settore nel quale il giudice Amit Mehta ha stabilito ad agosto che la società detiene un «monopolio illegale». (Milano Finanza)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo quanto emerso in rete nelle ultime ore, Google potrebbe essere costretta a vendere una parte importante del proprio business, oltre a lasciare maggiore libertà alla piattaforma Android. (GizChina.it )
Una mossa che ha del clamoroso, considerato quanto sia centrale - per Google - il suo browser, il più utilizzato al mondo con percentuali bulgare sia su computer che su mobile. E se Google fosse costretta a vendere il suo famosissimo browser Chrome? No, non è fantascienza. (Il Sole 24 ORE)
Recentemente, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto la cessione di Chrome, una mossa che potrebbe segnare un punto di non ritorno per Google. Ma cosa significa tutto questo per il futuro di Google e degli utenti? Scopriamolo insieme. (Sicurezza.net)
Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiede a Google di vendere Chrome per abuso di posizione dominante. Cosa può succedere e perché la decisione finale può ridisegnare il panorama tecnologico globale e le dinamiche delle Big Tech (FIRSTonline)
Ora il Dipartimento di Giustizia (DOJ) sta pianificando di chiedere al giudice del processo contro Google di obbligare l'azienda a venderlo, dopo che il giudice ha stabilito che Google ha mantenuto un monopolio illegale nel settore della ricerca. (La Stampa)
Ad ottobre il dipartimento di Giustizia americano aveva dichiarato che avrebbe chiesto a Google di apportare profondi cambiamenti al modo in cui opera, dopo che una storica sentenza ad agosto aveva stabilito che il colosso della tecnologia gestiva un monopolio illegale. (la Repubblica)