Pogačar a Plateau de Beille: mai nessuno come lui in salita, guardate che numeri

Pogačar a Plateau de Beille: mai nessuno come lui in salita, guardate che numeri
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Sempre più al comando, sempre più Maglia Gialla. Lanciato verso quella doppietta Giro-Tour che è riuscita solo a sette corridori. E che corridori: Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Roche, Indurain e Pantani. Pogačar ieri a Plateau de Beille ha scritto la storia: sgretolato il record del Pirata messo a segno in quel magico Tour de France del 1998. 39’44 Pogačar, 43:20 Pantani. Un divario di 3’36”. Un’altra epoca, un altro ciclismo. (BiciDaStrada.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il 24enne belga aveva attirato l’attenzione per le sue dichiarazioni schiette dopo la tappa di domenica scorsa su sterrato, suggerendo che forse Vingegaard mancava “delle palle per gareggiare” su quelle strade. (InBici)

I corridori di questi due team hanno indossato per 81 volte la maglia gialla su 99 tappe corse dall’inizio della Boucle del 2020 in avanti, fino ad arrivare alla tappa di domenica al Plateau de Beille (Bike Channel)

Penso di aver fatto uno dei record di salita più importanti della mia carriera. Tadej Pogacar si aspetta ancora "fuochi d'artificio" nella terza settimana del Tour de France, ma dopo aver dato la paga a tutti nelle due tappe pirenaiche è anche fiducioso di poter difendere la maglia gialla fino alla fine. (Il Mattino di Padova)

Pogacar show, le mani sul Tour. Trionfo bis da padrone sui Pirenei. Vingegaard è a più di tre minuti

Seconda vittoria per il capitano della Uae Emirates nella 14ª tappa del Tour de France 2024, la Pau-Saint Lary Soulan Pla d’Adet di 152 chilometri, primo appuntamento del week-end sui Pirenei. Tadej Pogacar () ha dato un schiaffo a tutte le critiche. (Il Centro)

............... Il giorno di riposo in una grande corsa a tappe come il Tour de France permette sempre di fare un bilancio. Certo, tutto si deciderà nelle ultime sei tappe (soprattutto quelle del weekend) e non bisogna ricorrere a giudizi affrettati, ma l'andamento della corsa appare piuttosto chiaro. (Bicisport)

Che non ci sia nessuno in grado di star con lui lo ribadisce dominando anche il secondo tappone pirenaico: con questo spietato uno-due manda definitivamente ko l’ultimo rivale rimasto, Vingegaard, e fa il passo decisivo verso la doppietta Giro-Tour, uno degli obiettivi di questa sua magica stagione. (Quotidiano Sportivo)