Inside Out 2: i motivi del successo mondiale

Inside Out 2: i motivi del successo mondiale

La forma del sequel Capire i motivi di un successo al botteghino è sempre complesso, in gioco ci sono tanti fattori che messi insieme formano una ricetta segreta come quella della Coca Cola, ma di certo Inside Out 2 ha goduto di un'attesa come pochi altri titoli: il film di cui è sequel, Inside Out del 2015, è considerato uno dei capolavori della Pixar. Mai si erano viste le emozioni rappresentate sotto forma di personaggi dalle sembianze semi umane che parlano, interagiscono tra di loro e spingono dei bottoni nella mente di una bambina. (Vanity Fair Italia)

Su altre fonti

Il sequel del film Oscar del 2017 ha aperto una clamorosa breccia nel cuore del pubblico e nei critici mettendo al centro del racconto il sentimento più contemporaneo, l’Ansia. (la Repubblica)

Milioni superati da Inside Out 2, che mette nel mirino Oppenheimer Un successo incredibile per il film che ieri ha incassato altri 2,2 milioni. Il primo posto assoluto stagionale dista poche settimane. (MYmovies.it)

Per celebrare l'uscita del nuovao film "Inside Out 2" e i nuovi personaggi della storia, Disney Italia ha realizzato un progetto speciale nella splendida isola di Burano, coinvolgendo le sue coloratissime casette e i canali su cui s'affacciano con un progetto super divertente. (SiViaggia)

20 milioni superati da Inside Out 2, che mette nel mirino Oppenheimer

Secondo weekend da urlo per Inside Out 2 che diventa il primo incasso del 2024 e il miglior incasso di sempre del secondo weekend per un film d'animazione. (Movieplayer)

È arrivata prima al cinema. L’educazione sentimentale dei ragazzi inizia in sala, con Inside out 2: il nuovo film della Disney e Pixar applaudito dalla critica e benedetto dai genitori. (La Stampa)

Più di sedici milioni di euro e due milioni di spettatori per il cartoon Pixar, sequel del capolavoro del 2015. L’Ansia di Pilar Fogliati, la Noia di Deva Cassel, l’Imbarazzo di Federico Cesari e l'Invidia di Marta Filippi ecco i doppiatori italiani per un film che racconta Riley Anderson la tredicenne appassionata di hockey che ritroviamo nel delicato passaggio tra la scuola media e il liceo. (la Repubblica)