Se la politica si riduce a scontri tra ultras
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Tra chi minimizza la portata degli scontri di Amsterdam, quelli che Netanyahu ha definito un Pogrom, qualcuno li derubrica a una «questione tra ultras». Ma c’è un problema: è vero. E ce n’è un altro: constatarlo, non significa minimizzare. Perché gli ultras, nello specifico, non erano lì a menarsi. Spiego. In rete girano diversi video dell’accaduto. Alcuni documentano le provocazioni dei tifosi … (La Stampa)
Su altri media
Il passaggio dalle parole (d'odio) ai fatti non è lontano. L'Olanda è dietro l'angolo. (il Giornale)
I due cortei sono divisi dal cantiere del tram di via indipendenza e da due cordoni di polizia in tenuta antisommossa. I collettivi antifascisti e Casapound si stanno fronteggiando a distanza in via Indipendenza a Bologna, da una parte il corteo antifascista, sulle scalinate del Pincio pronto eventualmente a scendere in via Indipendenza. (ilmattino.it)
A Milano è un sabato di ordinaria follia: la "caccia all'ebreo" di Amsterdam diventa addirittura motivo di vanto e celebrazione. Non bastavano i soliti canti e slogan contro Israele, definito “Stato terrorista” e (Secolo d'Italia)
«Siamo arrivati – racconta – mercoledì e siamo anda… «Ho preso così tante botte che non mi ricordo molto, so solo di essermi svegliato in ambulanza. (La Stampa)
Camilla Conti Il commento della giornalista de La Verità (rtl.it)
L'Olanda è un Paese piccolo, eppure durante la Shoah ha lasciato deportare, anche collaborando non poco, 106mila ebrei, più della Francia (83mila), dell'Austria (65mila) e di molti altri Stati europei: quasi quanti la Germania (160mila). (il Giornale)