A Bari Paolo Sorrentino presenta Parthenope e allontana le polemiche di Palermo: "Raccontare il mare è un modo di fuggire alla noia"

A Bari Paolo Sorrentino presenta Parthenope e allontana le polemiche di Palermo: Raccontare il mare è un modo di fuggire alla noia
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Il mare è sempre più al centro del racconto cinematografico di Paolo Sorrentino. Il regista napoletano ha presentato anche a Bari, al Multicinema Galleria, il suo ultimo film “Parthenope” con due proiezioni e il successivo dibattito e saluto al pubblico al termine della visione del lungometraggio. A Napoli come a Bari e nelle città costiere, “questo elemento… (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

L’Arcidiocesi di Napoli tace. Anzi, dalle colonne della cronaca locale di un quotidiano nazionale, giunge persino la reprimenda dell’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio, ai sacerdoti che parlano del film oltraggioso nei confronti del miracolo di San Gennaro e della fede dei napoletani nel loro patrono. (ROMA on line)

Flavio Natalia Ciak Arriva in sala distribuito da PiperFilm dopo l'anteprima al 77esimo Festival di Cannes Parthenope di Paolo Sorrentino. (MYmovies.it)

A quattro anni da È stata la mano di Dio, torna al Bellinzona un film di Paolo Sorrentino: è Parthenope– spiegano dal cinema –, film enigmatico, di difficile collocazione, ma sintetizzabile in una delle sue prime battute: "La certezza della realtà ci fa sbiadire". (il Resto del Carlino)

Ma Parthenope di Sorrentino è un film blasfemo?

Entra in sala un po’ inseguito dai fan, perché il divo orma è lui. Non Andreotti. Non Servillo. (Il Fatto Quotidiano)

Sorrentino a Palermo lascia il dibattito dopo dieci minuti. «Si è comportato da cafone, ci ha trattati da cretini» Ecco la serata descritta da Repubblica Palermo. (IlNapolista)

"Parthenope" di Paolo Sorrentino è un film che divide, su questo non c’è alcun dubbio. C’è chi lo ha esaltato come sublime capolavoro di poesia, metafora del tempo della giovinezza “che sì fugge tuttavia”, canto dolente di libertà che ha come fondale Napoli, e chi l’ha definita una pellicola piatta, lenta, avvolta nei luoghi comuni che da sempre circondano questa città dalle mille contraddizioni. (Famiglia Cristiana)