Nordio, "Non sto riflettendo su questo"

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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiarito che la sua presenza a un vertice a Palazzo Chigi non riguarda in alcun modo un'imminente scarcerazione del detenuto iraniano Mohammad Abedini Najafabadi. Quest'ultimo, ingegnere di 38 anni, è stato arrestato all'aeroporto di Malpensa lo scorso 16 dicembre dalla Digos su richiesta degli Stati Uniti. Nordio ha sottolineato che la sua mente è tutta occupata dalla riforma costituzionale per la quale si batte da 30 anni.

L'arresto di Cecilia Sala a Teheran ha tenuto l'Italia con il fiato sospeso per 20 giorni. Ora che la giornalista è finalmente libera e in viaggio per tornare a casa, l'attenzione si sposta su Abedini. La sua udienza per i domiciliari è fissata al 15 gennaio. Il ministro Nordio, uscendo da Palazzo Chigi dopo un vertice sulla separazione delle carriere dei magistrati, ha risposto a chi gli domandava se ci sarà un intervento del suo ministero sul caso di Abedini, affermando che non sta riflettendo su questo.

Nordio ha aggiunto che l'incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Alfredo Mantovano non aveva a che vedere con la liberazione di Cecilia Sala né con la questione di Abedini, ma con la separazione delle carriere. Ha inoltre ricordato che esiste un trattato di estradizione con gli Stati Uniti, che va valutato secondo i parametri giuridici.

L'arresto di Abedini, ingegnere iraniano, potrebbe avere un legame con le ragioni che hanno portato all'arresto della giornalista Sala.