Byd, Geely, Nio: ecco chi guida l'invasione in Europa delle auto elettriche cinesi

Byd, Geely, Nio: ecco chi guida l'invasione in Europa delle auto elettriche cinesi
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Corriere della Sera ECONOMIA

«È come assistere a un incidente stradale al rallentatore, nella speranza di trovare una via d’uscita», ha detto Jens Eskelund, presidente della Camera di commercio europea a Pechino commentando la vicenda dei dazi varati dalla Commissione di Bruxelles per cercare di fermare l’invasione di auto elettriche made in China. Lo scontro frontale non è ancora avvenuto, soprattutto perché Xi Jinping guida con estrema cautela, consapevole di dover affrontare la sfida con Donald Trump e non vorrebbe scendere sul sentiero di guerra e perdere anche il mercato europeo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo Xiaopeng, XPeng ha il potenziale per diventare leader nel mercato cinese, ma il 2025 sarà un anno di intense sfide e concorrenza. Il CEO sottolinea l'importanza dell'innovazione e della resilienza per sopravvivere in un settore sempre più competitivo. (Tom's Hardware Italia)

Il report di FT arriva in un momento complesso per l’automotive in Europa: qui la transizione verso l’elettrico procede più lentamente, ostacolata da prezzi ritenuti troppo alti e dalla mancanza di infrastrutture adeguate. (Forbes Italia)

Eppure, a differenza di quanto non si possa pensare, la classica auto a benzina/diesel (ICE) non dovrebbe essere considerata un fossile da esporre in qualche museo. (Automoto.it)

Dove vanno a finire le auto a benzina e diesel che (in teoria) nessuno vuole?

La Cina si è affermata come capofila in questa transizione, mentre l’Europa, nonostante i suoi ambiziosi obiettivi, sta faticando. Il Paese asiatico si posiziona come leader sia nel mercato degli EV che in quello delle auto a benzina, conquistando quote di mercato significative in entrambi i settori. (SicurAUTO.it)

Questo traguardo, raggiunto con dieci anni di anticipo rispetto al target del 2035, riflette il successo cinese nello sviluppo della tecnologia e nel controllo delle materie prime essenziali. (varesenews.it)

Resta leader la Norvegia per ora, grazie soprattutto agli incentivi finanziati col petrolio. I calcoli del Financial Times non lasciano dubbi: la Cina doveva arrivare a questi risultati nel 2035 e invece ci arriverà nel 2025, con dieci anni di anticipo. (Panorama)