Contatto Scholz-Putin, l'ira di Zelensky

Contatto Scholz-Putin, l'ira di Zelensky
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il Giornale ESTERI

È una matrioska la telefonata del cancelliere Olaf Scholz al presidente russo Vladimir Putin in cui la politica internazionale, dalla guerra in Ucraina alla seconda amministrazione Trump, si incastra con la campagna elettorale tedesca. Il primo contatto diretto tra i due dal 2 dicembre 2022 era nell'aria da tempo. Scholz aveva ribadito la necessità di «fare di tutto» per porre fine alla guerra, anche chiamare Putin, assicurando che nessuna decisione sarebbe stata assunta alle spalle di Kiev (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Oggi il commento di @MarioAjello si occupa delle spine di Elly Schlein, la segretaria del Pd ; l’analisi di @AndreaBulleri riguarda invece le parole di Mattarella proprio sul ruolo del presidente della Repubblica ; con @LorenzoVita ci spostiamo sulla scenario internazionale e sulla telefonata tra Putin e Scholz destinata a segnare un passaggio decisivo nel conflitto ucraino ; di America e di qualche contraddizione della squadra di Donald Trump ci parla da New York @AngeloPaura, Quindi la pagina dello spettacolo con Momenti di Gloria e l’intervista di @GloriaSatta a Celeste dalla Porta l’interprete di Parthenope il film campione d’incassi di Sorrentino (ilmessaggero.it)

. (Tuttosport)

Volodymyr Zelensky si arrabbia e intanto punta su Donald Trump. Le news delle ultime ore ruotano attorno alla telefonata tra il cancelliere tedesco e il presidente russo, che tornano a parlare a quasi 2 anni dall'ultimo colloquio andato in scena a dicembre 2022. (Adnkronos)

Scholz telefona a Putin, primo contatto dopo due anni. Il Cremlino: «Pace in Ucraina solo con nuove realtà territoriali»

All’inizio della guerra in Ucraina ci aveva provato Macron, a fare il battitore libero, l’intermediario tra Est e Ovest con una politica estera autonoma. Il cancelliere tedesco è stato il primo a «rompere le righe» e a riprendere i contatti con Vladimir Putin (Corriere della Sera)

Una chiamata di oltre un’ora, dopo quasi due anni di silenzio. La crisi di governo ha spinto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a tentare di ritagliarsi un ruolo nella politica internazionale. (Il Fatto Quotidiano)

Come ha confermato il suo portavoce, Scholz ha chiesto a Putin di «fermare il conflitto» e di ritirare le truppe dall’Ucraina. Che Scholz non si sia mosso per conto proprio, ma come portavoce di un’alleanza occidentale più ampia, lo dimostra il fatto che, prima e dopo la telefonata con il Cremlino, durata un’ora, Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (Corriere della Sera)