La Germania di Scholz dichiara guerra a Unicredit per Commerzbank

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Start Magazine ECONOMIA

La Germania di Scholz dichiara guerra a Unicredit per Commerzbank Le nuove mosse di Unicredit su Commerzbank e gli ultimi umori in Germania sulle mire del gruppo bancario guidato da Orcel. Con una netta sortita del cancelliere Scholz Nuova svolta nella vicenda Unicredit-Commerzbank. Media tedeschi tra cui la Frankfurter Allgemeine Zeitung e l’Handelsblatt riportano un annuncio dello stesso istituto italiano: “Unicredit si è assicurata la possibilità, attraverso strumenti finanziari, di aumentare la propria partecipazione in Commerzbank al 21%”, riprendendo una nota del gruppo bancario guidato dall’amministratore delegato, Andrea Orcel (Start Magazine)

Ne parlano anche altri media

L’Unione europea è un club così unito che quando una banca italiana tenta di scalare una banca tedesca, succede che il cancelliere di Berlino dice che «non è adeguato il comportamento di Unicredit in Europa e in Germania». (Liberoquotidiano.it)

L'approccio di Unicredit ha "sollevato questioni", dice Lindner ai cronisti rilevando che la mossa ha messo in crisi gli azionisti dell'istituto. Così a Berlino, secondo quanto riporta Bloomberg, il capo dei liberali tedeschi e ministro delle Finanze, Christian Lindner. (IL GIORNO)

Il titolo a Francoforte cede oltre il 5%. Commerzbank scivola in Borsa dopo il no del governo tedesco alla scalata di Unicredit. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lindner, lo Stato non può stare a lungo termine in Commerz

Tutti hanno calato le carte: Unicredit vuole Commerzbank, il Governo Scholz non vuole Unicredit. Ma la decisione comunicata lunedì di essere saliti al 21% dell'istituto di Francoforte, dopo… (L'HuffPost)

E se fosse made in Italy la vera spinta all’unione bancaria in Europa? La campagna di UniCredit in terra tedesca con la progressiva scalata a Commerzbank sembra renderlo se non plausibile almeno pensabile. (Il Sole 24 ORE)

La scalata tentata e non ancora abbandonata di Commerzbank da parte di Unicredit ha portato all’intervento diretto del cancelliere tedesco, a cui ha risposto il ministro degli Esteri italiano Tajani. Ma lo scontro ha a che fare non tanto con le regole di mercato, ma con la natura stessa di quello comunitario. (Contropiano)