UniCredit-Commerzbank, il no di Scholz a Orcel

- Il tentativo di UniCredit di acquisire Commerzbank ha scatenato una tempesta politica in Germania. Il governo tedesco, guidato dal cancelliere Olaf Scholz, ha respinto fermamente l'offerta della banca italiana, definendola un "attacco ostile". Questa mossa ha suscitato reazioni contrastanti tra le istituzioni finanziarie e politiche.

UniCredit, sotto la guida del CEO Andrea Orcel, aveva manifestato interesse per Commerzbank, la seconda banca più grande della Germania. Tuttavia, il governo tedesco ha chiarito che non avrebbe sostenuto un'acquisizione da parte di una banca straniera. La decisione è stata comunicata senza mezzi termini, evidenziando la preoccupazione per la sovranità economica e la stabilità del sistema bancario tedesco.

La vicenda ha coinvolto anche J.P. Morgan, l'advisor scelto dal ministero delle Finanze di Berlino per la privatizzazione della quota del 21% di Commerzbank. Secondo alcune fonti, UniCredit non sarebbe stata invitata a presentare un'offerta, e l'invito sarebbe stato solo un'iniziativa di J.P. Morgan. Questo ha sollevato ulteriori interrogativi sulla trasparenza e sulla correttezza del processo.

La Banca Centrale Europea (BCE) e l'autorità di vigilanza bancaria tedesca (BaFin) hanno osservato la situazione con attenzione. Entrambe le istituzioni hanno espresso il loro sostegno alle fusioni e acquisizioni bancarie transfrontaliere, purché rispettino i criteri prudenziali, di sostenibilità e di integrità. Tuttavia, la decisione finale spetta ai governi nazionali, e in questo caso, Berlino ha deciso di proteggere i propri interessi.

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