Mercato auto UE, la domanda è debole: boom dell’ibrido ed elettrico in crescita

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Rinnovabili ECONOMIA

I veicoli elettrici rappresentano il 15,2% della quota di mercato totale dell'Ue, in aumento rispetto all'11,5% di gennaio-febbraio 2024. I veicoli ibridi elettrici sono aumentati, conquistando il 35,2% Fonte Unsplash Il mercato dell’auto non gode di ottima salute, lo sappiamo. Ce lo confermano oggi i dati del report ACEA: a febbraio sono state immatricolate in Europa Occidentale 963.540 auto. Rispetto allo stesso periodo del 2024, la flessione è del 3,1%. (Rinnovabili)

Su altre testate

Il mercato dell’auto europeo prosegue sull’andazzo proposto già a fine gennaio, introducendo però un calo ancora più marcato rispetto a quello registrato dopo il primo mese dell’anno quando la decrescita era stata pari al 2,1% rispetto al mese di gennaio dello scorso anno. (ClubAlfa.it)

In febbraio, come fa sapere l’Associazione dei costruttori europei di veicoli (Acea), il calo delle vendite è stato del 3,4% con il mercato tedesco che ha segnato la riduzione più marcata (-6,4%) precedendo l’Italia (-6,2%). (il Giornale)

Questo dato segna una riduzione del 2,6% sul 2024. Quasi tutti i mercati dell’area sono colpiti da tale dinamica. (QN Motori)

Traballa il mercato dell’auto in Europa. A febbraio segna una contrazione del 3,1%. Tesla subisce un crollo del 49% da inizio anno, mentre Stellantis perde il 16,2%. In mezzo a questo scenario negativo, solo Renault, Volkswagen e Bmw crescono, mentre i produttori cinesi guadagnano terreno, intensificando la concorrenza nel settore. (Economy Magazine)

Altri, come BYD, invece stanno godendo di una crescita robusta visto anche il successo delle auto a batteria le cui vendite sono salite del 26%. Il mercato dell’ auto in Europa non riesce a risollevarsi. (Panorama)

Il calo interessa quasi tutti i mercati dell’area con pochissime eccezioni in paesi decisamente marginali. Continua senza arrestarsi la discesa del mercato auto in Europa, in febbraio la contrazione su febbraio 2024 è stata del 3,1% e la flessione è decisamente più grave (-16,2%) nei confronti dei livelli ante-crisi da pandemia, cioè nei confronti del 2019. (Il Messaggero - Motori)