Biden invia mine antiuomo a Kiev
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La recente decisione dell'amministrazione Biden di inviare mine antiuomo all'Ucraina rappresenta un ulteriore passo nella strategia di supporto militare a Kiev, in un contesto di crescente tensione con la Russia. Dopo l'invio dei missili a lungo raggio Atacms e degli Storm Shadow britannici, che hanno colpito le regioni russe di Bryansk e Kursk, la nuova fornitura di mine antiuomo, proibite dalla Convenzione di Ottawa, segna un'escalation significativa.
Le mine, suddivise principalmente in due categorie - antiuomo e anticarro - sono destinate a frenare l'avanzata delle truppe russe, che continuano ad attaccare le linee ucraine nell'est del paese con ondate di soldati, nonostante le pesanti perdite subite. Secondo il Washington Post, l'Ucraina sta subendo gravi danni, con sempre più città e insediamenti a rischio di cadere sotto il controllo russo.
La decisione di Biden, che arriva nelle ultime settimane della sua presidenza, è vista come un tentativo di rafforzare lo sforzo bellico ucraino prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio. La mossa ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che vedono in essa un segno della determinazione degli Stati Uniti a sostenere l'Ucraina fino all'ultimo, mentre altri criticano l'uso di armi proibite.
Le immagini dei frammenti dei missili Storm Shadow, diffuse sui social media da civili delle regioni colpite, non sono state ancora confermate da indagini indipendenti, ma hanno alimentato il dibattito sulla legittimità e l'efficacia delle armi fornite a Kiev.