Inflazione USA sale al 2,7% a novembre: Fed prepara taglio dei tassi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Voce di New York ECONOMIA

L’inflazione USA a novembre ha fatto registrare un incremento al 2,7%, in linea con le previsioni di Wall Street, che pronostica un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve già a metà mese. Il dato, diffuso mercoledì dal Bureau of Labor Statistics, si colloca leggermente al di sopra del 2,6% di ottobre, che a sua volta aveva segnato un aumento rispetto a settembre. Secondo le valutazioni dei mercati, ora c’è una probabilità del 98% che la banca centrale USA decida di ridurre i tassi di un quarto di punto nella prossima riunione del 18 dicembre, facendo salire il range obiettivo tra il 4,25% e il 4,5%. (La Voce di New York)

La notizia riportata su altre testate

Disclaimers Importanti Il contenuto fornito su questo sito web include notizie generiche e pubblicazioni, le nostre analisi, opinioni personali e contenuti forniti da terze parti, che sono intesi solo per scopi di istruzione e ricerca. (FX Empire Italy)

Un’analisi più approfondita mostra che il rapporto tra il calo dell’inflazione e i tagli dei tassi della Fed non è così diretto come sembra, sottolineando che i mercati azionari si stanno sempre più sganciando da questa equazione. (Word2Invest)

Salgono più delle attese a novembre i prezzi alla produzione. (LA STAMPA Finanza)

L’inflazione Usa sale al 2,7% a novembre ma non spaventa la Fed. Atteso un taglio dello 0,25% il 18 dicembre

I fondi azionari globali registrano una forte affluenza settimanale grazie alle speranze di un taglio dei tassi da parte della FedI fondi azionari globali hanno attirato afflussi per l'undicesima settimana consecutiva fino all'11 dicembre, sostenuti dai segnali di raffreddamento del mercato del lavoro statunitense e dalla... (Marketscreener IT)

L’inflazione americana rimane testarda: i prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% nell’ultimo anno a novembre, più del 2,6% misurato il mese precedente. I prezzi core, depurati dalle volatili componenti energetica e alimentare, sono saliti del 3,3 per cento. (Il Sole 24 ORE)

I mercati vedono una riduzione dei tassi dello 0,25% il 18 dicembre. Ma nel 2025 la banca centrale Usa dovrebbe rallentare le sforbiciate anche a causa delle politiche di Trump (Milano Finanza)