Tagli, i ministeri per ora si smarcano: «Nessuno ci ha chiesto nulla»
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Matteo Salvini ci tiene a essere il primo. Anche ad affrontare la falce di Giancarlo Giorgetti. Lo ha detto lui stesso ieri mattina a Monza, di fronte al congresso dei sindaci dell’Anci: «Sta per cominciare la sessione di bilancio. Oggi stesso incontrerò Giorgetti per difendere il “mio” budget, che poi è anche il vostro». In realtà, fino a metà pomeriggio, dell’incontro tra il ministro dei Trasporti e quello dell’Economia nessuno dice di saper nulla. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Intervenendo alla Festa dell’Ottimismo organizzata da Il Foglio, Giorgetti ha sottolineato la necessità di sacrifici, specificando che, in assenza di proposte concrete, sarà lui stesso a intervenire con misure più drastiche: “Il ministro dell’Economia dovrà fare la parte del cattivo”, ha affermato. (il Giornale)
Altro che i “sacrifici“ di cui aveva parlato una settimana fa e i “ritocchi di entrate” citati ieri. Allo stesso tempo, però, ribadisce l’ovvio: “Ogni euro di spesa è un euro che si toglie a un cittadino o a un’impresa”. (Il Fatto Quotidiano)
Il ministro dell'Economia conferma "cuneo fiscale strutturale". E anticipa: "Lavoriamo a incentivi fiscali per chi vuole restare al lavoro" ''Il sacrificio vuol dire che alcune spese vanno tagliate per ministeri ed enti pubblici. (Adnkronos)
Alla festa del Foglio il ministro dell’Economia spiega le sue intenzioni: «Ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili, dopodiché se i colleghi non presenteranno proposte al ministro dell'Economia, a cui tocca fare la parte del cattivo, «allora farà la parte del cattivo e farà lui». (La Stampa)
Aria pesante in casa Meloni: è tempo di manovra economica. Il Piano Strutturale di Bilancio è stato approvato: la cornice fiscale che impegnerà l’Italia per i prossimi sette anni, stando alle dichiarazioni del ministro Giorgetti, è «ambiziosa e realistica». (LaC news24)
ANSA (Avvenire)