Lino Banfi sindaco per un giorno a Canosa di Puglia: il primo cittadino (quello vero) gli concede poltrona e ufficio
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Orgoglioso mentre ha sistemato la fascia tricolore sul maglione grigio. Il sorriso soddisfatto di essere, seppur per poche ore, a capo della giunta comunale della città in cui è cresciuto e in cui ha vissuto. Comodo nell'ufficio del sindaco. Lino Banfi oggi è stato primo cittadino di Canosa di Puglia, nel nord Barese. Ed è stato lui a consentire che si sedesse alla sua scrivania il primo cittadino in carica, Vito Malcangio, che ha dovuto chiedere permesso per entrare nel suo ufficio. (leggo.it)
Ne parlano anche altri giornali
E' stato annunciato che l'illustre concittadino Lino Banfi sarà a Canosa di Puglia nella giornata di venerdì 3 gennaio, a partire dalle ore 17,30, presso l'Aula Consiliare del Comune. Sarà questa l'occasione per un'intervista durante la quale Lino Banfi si racconterà fra passato ed un presente che lo ha visto diventare recentemente bisnonno. (CanosaWeb)
Per l'occasione hanno preso la parola il primo cittadino Vito Malcangio "il farmacista", il presidente del consiglio Michele Vitrani, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, l'assessore agli eventi Saverio Di Nunno e la consigliera Antonia Sinesi. (CanosaWeb)
La mattinata del 2 gennaio è iniziata a Palazzo di Città, dove Lino Banfi, accolto calorosamente dal primo cittadino e dai dirigenti comunali, ha ricevuto una fascia tricolore simbolica. Canosa di Puglia ha reso omaggio al suo illustre concittadino, Lino Banfi, conferendogli il titolo di “Sindaco per un giorno”. (bari.corriere.it)
“Peppì, non ho soldi e non ti posso pagare”. Luglio 1963. (Corriere della Sera)
Lino Banfi oggi è stato primo cittadino di Canosa di Puglia, nel nord Barese. Ed è stato lui a consentire che si sedesse alla sua scrivania il primo cittadino in carica, Vito Malcangio, che ha dovuto chiedere permesso per entrare nel suo ufficio. (La Repubblica)
L’attore non ha mai nascosto il desiderio di tornare a ricoprire quel ruolo nello sceneggiato cult. E i canosini ora sognano un set nella loro città. (Corriere della Sera)