Virus respiratorio tra i neonati. Parte l’immunizzazione gratuita

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LA NAZIONE SALUTE

– “La nota del ministero è certamente un fatto positivo, ma la Toscana già all’inizio dell’estate aveva annunciato la somministrazione gratuita di questo anticorpo monoclonale e, al netto di un lieve ritardo di produzione, ora siamo pronti a partire con la campagna di immunizzazione, presumibilmente entro la fine di ottobre”. Parola di Paolo Biasci, presidente regionale della Fimp, la federazione italiana dei medici pediatri di libera scelta, che commenta così la comunicazione della direzione generale del ministero della salute di trasferire “l’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale” con l’obiettivo, a fronte dell’aumentata incidenza del virus respiratorio sinciziale nella popolazione pediatrica, di “rafforzare le strategie di prevenzione e immunizzazione universale a tutela dei bambini su tutto il territorio nazionale, garantendo a tutte le Regioni la somministrazione dell’anticorpo monoclonale senza oneri per i pazienti”. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri giornali

Ovvero quegli accertamenti medici e quelle terapie che i pugliesi non dovrebbero poter permettersi in quanto non rientrano nei livelli essenziali delle prestazioni e quindi sono “proibite”, secondo le indicazioni del ministero della Salute, alle Regi… (La Repubblica)

A una prima comunicazione con la quale il ministero della Salute aveva affermato che la spesa per il nirsevimab si intende a carico dei cittadini, salvo diverse decisioni delle singole Regioni (escluse quelle con i bilanci sanitari in sofferenza e in piano di rientro), era seguita un’immediata ondata di polemiche, che aveva indotto lo stesso dicastero a correggere subito il tiro, con un’altra nota nella quale si annunciava l’avvio di una “interlocuzione” con Aifa, l’agenzia regolatoria nazionale, per rendere il farmaco (prodotto da Sanofi) accessibile a tutti in regime di Ssn e quindi a titolo gratuito. (RIFday)

“È un gran pasticcio”, dice Silvio Garattini, il più autorevole farmacologo italiano, fondatore dell’Istituto Mario Negri, di fronte all’incredibile vicenda dell’anticorpo monoclonale Beyfortus (nirsevimab) che previene le bronchioliti da virus sinciziale nei bambini da zero a due anni. (Il Fatto Quotidiano)

“Monoclonale, un pasticcio pro-azienda Deve decidere lo Stato, non le Regioni”

In questi giorni la vicenda dei vaccini per la bronchiolite negati dal Ministero della Salute ai neonati delle Regioni che non possono pagarlo o che sono in piano di rientro, quindi dal Lazio in giù, ci ha fatto intravedere, concretamente, i rischi e le conseguenze drammatiche dell’autonomia differenziata sul diritto alla salute e sugli altri diritti, e servizi pubblici essenziali, delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese. (L'HuffPost)

di Marco Geddes De Filicaia Gentile direttore, (Quotidiano Sanità)

Si sperava di cominciare a ottobre, come con i vaccini anti influenza e anti Covid ma la casa farmaceutica ha avuto problemi produttivi. L’obiettivo è fissato e dopo le rassicurazioni dell’azienda si conta di raggiungerlo. (La Repubblica Firenze.it)