Gaza, Saar: "Completa smilitarizzazione della Striscia per la fase due"

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LAPRESSE ESTERI

Il ministro degli Esteri israeliano chiede anche il rilascio di tutti gli ostaggi Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha affermato che Israele è “pronto a procedere alla seconda fase del cessate il fuoco” ma chiede il rilascio di tutti gli ostaggi e la “totale smilitarizzazione” della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Saar ha parlato anche degli aiuti umanitari, attualmente bloccati da Israele, che a suo dire sarebbero al momento “la fonte di reddito numero uno di Hamas a Gaza”. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

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Scrive l’editoriale del Jerusalem Post: Tutti vogliamo riportare a casa gli ostaggi. Il modo in cui farlo è oggetto di disaccordo. (israele.net)

Donald Trump ha dato «l'ultimo avvertimento» ad Hamas perchè liberi subito tutti gli ostaggi e restituisca immediatamente tutti i cadaveri delle persone che ha assassinato, altrimenti - ha minacciato - «ci sarà l'inferno da pagare più tardi!". (ilmessaggero.it)

Netanyahu spinge per cambiare le carte in tavola rispetto all'accordo di gennaio: Israele vuole che Hamas accetti di prolungare la tregua per altre sei settimane, dopo le quali aprire la seconda fase che, secondo il piano dell'inviato Usa Steve Witkoff, prevederebbe il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti nelle mani dei palestinesi. (Sky Tg24 )

Il ministro del Petrolio del Sud Sudan, Puot Kang Chol, alleato del vicepresidente Riek Machar, è stato arrestato all'alba insieme a familiari e guardie del corpo nella sua residenza a Juba. L'arresto avviene in un contesto di tensioni crescenti tra i campi rivali di Kiir e Machar, mettendo a rischio il fragile accordo di pace del 2018. (Tiscali Notizie)

I segnali non sono per niente incoraggianti: Israele, invece di mettere a punto la seconda tappa del cessate al fuoco – che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in mano ad Hamas in cambio di un ritiro delle forze israeliane e la fine della guerra quindi – ha deciso di sostenere il piano messo a punto dall’inviato Usa Steven Witkoff per il Medio Oriente, che prevede un proseguimento della prima fase per la durata del Ramadan – mese sacro dei musulmani, iniziato sabato - fino alla Pasqua ebraica, il 19 aprile, per allungare i tempi di negoziazione. (RSI Radiotelevisione svizzera)