“Un referendum per fermare l’avanzata della sanità privata”

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La Repubblica SALUTE

La decisione di convocare associazioni e referenti proprio a metà dicembre non è stata casuale: da gennaio il Comitato per il diritto alla salute potrà a norma di legge depositare una richiesta di referendum abrogativo contro la Regione «per provare a bloccare la deriva verso il privato delle prestazioni sanitarie», come annuncia nella sede del Gruppo Abele il segretario regionale della Cgil Giorgio Airaudo, da sempre uno dei leader dell’assemblea. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

E il Comitato per la tutela della salute, lo stesso che il 27 maggio 2023 organizzò la marcia dei 12mila in via Nizza, torna a mobilitarsi oggi al Gruppo Abele con un’iniziativa… (La Repubblica)

Sanità, riparte la mobilitazione. «Tra le iniziative da mettere in campo non si escludono altri strumenti, come per esempio mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (La Stampa)

L’appuntamento è per mercoledì 11 dicembre alle 21 presso l’Auditorium Borelli. Croce), Corrado Lauro (coordinatore dell’Unità Senologica IRCC di Candiolo), Carlo Banchini(già ortopedico dell’Ospedale S. (LaGuida.it)

I conti (che non tornano) della sanità piemontese e i nuovi ospedali: «Perché un posto letto a Cuneo costa 509 mila euro, a Novara 750 e Torino 587 ?»

La Costituzione italiana, all’articolo 32, sancisce che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività. (ravennanotizie.it)

E non è tutto, perché il Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure nato la scorsa primavera con il contributo di oltre 60 tra associazioni, sindacati e ordini professionali per alzare la voce sulla necessità di un maggior coinvolgimento sulle politiche a difesa della sanità pubblica, ieri ha annunciato «mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (Corriere della Sera)