I conti (che non tornano) della sanità piemontese e i nuovi ospedali: «Perché un posto letto a Cuneo costa 509 mila euro, a Novara 750 e Torino 587 ?»

I conti (che non tornano) della sanità piemontese e i nuovi ospedali: «Perché un posto letto a Cuneo costa 509 mila euro, a Novara 750 e Torino 587 ?»
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Corriere della Sera SALUTE

Quest’anno il Natale della sanità piemontese non sarà all’insegna della concordia istituzionale. A pochi giorni dalla ricorrenza sono attese le nomine di tutti i nuovi direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere che, promettono dai piani alti di piazza Piemonte, spariglieranno le carte rispetto all’attuale compagine dirigenziale. E non è tutto, perché il Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure nato la scorsa primavera con il contributo di oltre 60 tra associazioni, sindacati e ordini professionali per alzare la voce sulla necessità di un maggior coinvolgimento sulle politiche a difesa della sanità pubblica, ieri ha annunciato «mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Anpi Boves e Comitato “Vivere La Costituzione” di Cuneo promuovono una serata sul tema della difesa del Servizio Sanitario Nazionale e delle politiche sanitarie pubbliche. Croce), Marco Giiraudo (medico di famiglia) e Luciana Toselli (già medico d’urgenza presso l’Ospedale S. (LaGuida.it)

La luna di miele dei primi mesi di mandato è ormai su uno scaffale dell’archivio: ora i sindacati chiedono conto all’assessore alla Sanità Federico Riboldi di piani e promesse fatte dalla Regione a cavallo delle elezioni. (La Repubblica)

La Costituzione italiana, all’articolo 32, sancisce che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività. (ravennanotizie.it)

Difendiamo la sanità pubblica, mobilitazioni e referendum per tutelare un bene primario

La decisione di convocare associazioni e referenti proprio a metà dicembre non è stata casuale: da gennaio il Comitato per il diritto alla salute potrà a norma di legge depositare una richiesta di referendum abrogativo contro la Regione «per provare a bloccare la deriva verso il privato delle prestazioni sanitarie», come annuncia nella sede del Gruppo Abele il segretario regionale della Cgil Giorgio Airaudo, da sempre uno dei leader dell’assemblea. (La Repubblica)

Sanità, riparte la mobilitazione. «Tra le iniziative da mettere in campo non si escludono altri strumenti, come per esempio mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (La Stampa)