Casi positivi in istologici arretrati, Schifani: “Inaccettabile”
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L'intervento del governatore sul caso dei ritardi all'Asp di Trapani PALERMO – Ci sono 30 nuovi casi positivi sui circa 1000 referti istologici del 2024 di competenza dell’Asp di Trapani e refertati dopo il 5 marzo dal Policlinico di Palermo e dal Garibaldi di Catania a seguito del piano straordinario varato dalla Regione. In queste ore, le strutture sanitarie stanno comunicando l’esito ai pazienti. (Livesicilia.it)
La notizia riportata su altri giornali
Dai circa 1.000 referti istologici del 2024, relativi all’Asp di Trapani e analizzati solo dopo il 5 marzo dal Policlinico di Palermo e dal Garibaldi di Catania, emergono altri 30 casi di tumore diagnosticati tardivamente. (Telesud)
Trapani – Entro il 14 marzo, quindi tra tre giorni le diverse aziende sanitarie siciliane smaltiranno i 3.300 preferiti non processati dall’Asp di Trapani. Dopo quella data sarà valutato, insieme alla Regione, come portare a regime la refutazione degli esami istologici che arrivano ogni giorni dai diversi ospedali della provincia. (Trapanioggi.it)
“Purtroppo – aggiunge Oddo – ad altri 30 pazienti è andata peggio, ed è un dato provvisorio. Le parole del vice segretario nazionale del partito socialista (Livesicilia.it)
Si allarga il caso dei ritardi nella consegna dei referti istologici all’ASP di Trapani. Dopo la vicenda di Maria Cristina Gallo, la donna di Mazara che ha atteso otto mesi per un esame e nel frattempo ha visto il tumore aggravarsi, emerge oggi un nuovo episodio che accende nuovamente i riflettori sulla gestione della sanità in Sicilia. (Tp24)
Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3300 di cui 1405 campioni del 2024 e 1908 del 2025. Il ministero della Salute ha disposto un’ispezione sui casi dei ritardi dei referti istologici di sospetti malati oncologici dell’ospedale di Castelvetrano di competenza dell’Asp di Trapani (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Il cane, affetto da leishmaniosi non curata, si trovava in una sofferenza fisica estrema, con segni di deperimento e malattia. (Corriere di Lamezia)