DAZN vuole i nomi di chi ha usato il pezzotto: ecco cosa rischia chi ha guardato partite illegalmente
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DAZN ha deciso di intraprendere azioni legali contro gli utenti che hanno utilizzato piattaforme di streaming illegali per guardare eventi sportivi, danneggiando gravemente l'economia dell'industria sportiva. Ecco cosa si rischia. La lotta contro la pirateria televisiva non ha fine, e il nuovo capitolo vede fra i protagonisti DAZN. L'emittente digitale si è detta pronta, infatti, a intraprendere azioni legali contro gli utenti che hanno usufruito di servizi di streaming illegali. (HWfiles)
La notizia riportata su altri giornali
La Polizia Postale ha fatto sapere che oltre 270 operatori delle forze dell’ordine hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, grazie alla collaborazione delle forze di polizia straniere, sono state effettuate 14 perquisizioni all’estero. (Telefonino.net)
Circa 22 milioni gli utenti che si sono visti oscurare gli accessi. La più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva mai condotta in ambito italiano e internazionale ha portato al sequestro di oltre 2.500 canali illegali e server dai quali partiva la maggior parte dei segnali illeciti in Europa. (ilmessaggero.it)
Secondo i retroscena, Dazn si vorrebbe costituire parte civile per scoprire e punire chi ha guardato contenuti su piattaforme di streaming illegale. (Fanpage.it)
L’inchiesta della procura di Catania che ha smantellato un network internazionale di pirateria online da 22 milioni di utenti e con un giro d’affari da 3 miliardi di euro fa festeggiare il calcio italiano, che da tempo ha dichiarato guerra al cosiddetto pezzotto. (Il Fatto Quotidiano)
L'operazione "Taken Down" partita dall'inchiesta della procura di Catania ha permesso di smantellare la più grande rete di streaming illegale a livello internazionale, fermando un giro d'affari da 250 milioni di euro, Oltre alle persone coinvolte direttamente nelle indagini, anche gli utenti che hanno usufruito del cosiddetto "pezzotto" rischiano delle sanzioni. (Today.it)
ROMA — I legali di Dazn — la pay-tv del calcio e del basket — sono già al lavoro. Vogliono ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete della procura di Catania e, se ci riusciranno, anche dai singoli “sportivi” che hanno visto illegalmente le partite. (la Repubblica)