Slitta l'emendamento europeo sulla flessibilità per le multe auto

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Gazzetta di Parma ECONOMIA

Slitta l'adozione da parte della Commissione Ue della proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni, che punta a concedere più flessibilità alle case automobilistiche nel raggiungimento dei target di taglio delle emissioni, evitando così l'imposizione delle multe al via da quest'anno per chi non si adegua. Lo si apprende a Bruxelles. L'approvazione dell'emendamento, tramite procedura scritta da parte del collegio di Ursula von der Leyen, era in programma questa mattina. (Gazzetta di Parma)

Su altre fonti

Lo si apprende a Bruxelles. L'approvazione dell'emendamento, tramite procedura scritta da parte del collegio di Ursula von der Leyen, era in programma questa mattina. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'approvazione dell'emendamento, tramite procedura scritta da parte del collegio di Ursula von der Leyen, era in programma questa mattina. Lo si apprende a Bruxelles. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo si apprende a Bruxelles.La modifica del regolamento, che dal 2035 vieterà l'immissione in commercio di nuovi veicoli con motore a combustione interna, come diesel e benzina, è stata annunciata a inizio mese dalla presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen come nucleo centrale del piano europeo per l'automotive per garantire maggiore flessibilità alle case automobilistiche sul pagamento delle multe che sarebbero scattate quest'anno per i produttori che superano il proprio obiettivo di emissioni. (ilmessaggero.it)

Entro domani mattina alle 10 tutto il collegio di commissari Ue dovrà pronunciarsi in forma scritta sull'adozione dell'emendamento. Lo si apprende a Bruxelles. (ilmessaggero.it)

Il contesto generale dell’automotive è complesso: il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate de… (La Stampa)

Tanto per capire la i fondi messi a disposizione per la difesa ammontano a 800 miliardi. La Commissione europea innesta la marcia indietro sul green deal. (Panorama)