Papa Francesco in Corsica, caloroso abbraccio con Macron
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ha avuto inizio questa mattina il 47esimo viaggio apostolico internazionale di papa Francesco che si trova ad Ajaccio, in Corsica, per la conclusione del Congresso 'La Religiosité Populaire en Mediterranée'. Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, Francesco - 88 anni tra due giorni - si è recato in auto all’aeroporto internazionale 'Leonardo da Vinci' di Roma-Fiumicino da dove, alle 8.06, è partito - a bordo di un A320 Neo/ ITA Airways - alla volta di Ajaccio dove è arrivato poco dopo le 9 all’aeroporto 'Napoléon Bonaparte'. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo aver portato a termine la trasferta ad Ajaccio, baciato decine di ragazzini durante la giornata, tenuto discorsi pubblici in città, celebrato una partecipatissima messa e incontrato in una saletta dell'aeroporto il presidente francese Macron con il quale si è intrattenuto a parlare per ben 45 minuti senza alcun cedimento, è salito sull'aereo e davanti ai giornalisti e ha improvvisamente deciso di dare forfait alla tradizionale conferenza stampa in volo. (ilmessaggero.it)
Non era mai accaduto in altre trasferte internazionali del Pontefice, ma non era neanche mai accaduto che un tragitto fosse così breve. Il motivo, i tempi strettissimi del viaggio (meno di 40 minuti). (Vatican News - Italiano)
Come già aveva fatto un mese fa con il nunzio a Kiev, Francesco scrive al suo rappresentante diplomatico a Mosca: mettere fine alla sofferenza degli innocenti e fermare la guerra ferita dell'umanità (Avvenire)
C’è il pragmatismo di due leader che sanno di avere interessi in comune nello scacchiere internazionale. AJACCIO — C’è il rapporto personale, dopo tanti anni quasi una famigliarità. (la Repubblica)
“Ciascuno di noi – è il monito di Francesco - deve sentirsi in qualche modo responsabile della devastazione a cui è sottoposta la nostra casa comune, a partire da quelle azioni che, anche solo indirettamente, alimentano i conflitti che stanno flagellando l’umanità. (Valledaostaglocal.it)
Dopo il segno della croce, recitava immediatamente la formula dell’assoluzione. La sua risposta è rimasta scolpita in me: «Pensi che il Signore ti perdoni perché confessi i tuoi peccati? Ma Lui ti ha perdonato molto prima e in una misura che neanche immagini. (Avvenire)