Flash mob della Rete studenti al ministero dell’Istruzione: “Ideologico chi nega il patriarcato”

Flash mob della Rete studenti al ministero dell’Istruzione: “Ideologico chi nega il patriarcato”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa INTERNO

Prima ha negato l’esistenza del fenomeno del patriarcato «che è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975» bollando come «ideologico» l'atteggiamento di chi ancora ne sostiene l’esistenza. Poi il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara si è spinto a dire che «l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e devianza, in qualche modo discendenti da un immigrazione illegale». (La Stampa)

Su altri giornali

«Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre 120 donne soltanto in Italia. Migliaia nel mondo. Numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci di essere indifferenti, non c’è più tempo per voltare lo sguardo altrove». (il manifesto)

"Le parole di Valditara sono inaccettabili. Negare il patriarcato significa negare il carattere sistemico e strutturale della violenza di genere-dichiara Camilla Velotta della rete degli studenti medi -le vere dichiarazioni ideologiche sono quelle del ministro, che riesce a negare l'evidenza pur di sostenere tesi razziste e anti immigrazione. (Tiscali Notizie)

Gino Cecchettin replica alle parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara secondo cui la lotta al patriarcato è ideologica e che l'aumento della violenza contro le donne è legato anche all'incremento dell'immigrazione illegale. (ilmessaggero.it)

L’ira di Elena Cecchettin: “Mia sorella uccisa da un bianco perbene. Il governo fa propaganda”

Fondazione Giulia Cecchettin: dare voce e sostegno a chi vive nella paura di Nicoletta Cottone 19 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

La sorella della 22enne uccisa dal fidanzato nel giorno dell'inaugurazione della Fondazione intitolata a Giulia: "Cosa ha fatto quest'anno il governo? Sempre alle famiglie delle vittime spetta creare qualcosa di buono" (Adnkronos)

Assieme a un’altra: “Bruceremo tutto”. E poi, nei giorni successivi: “Io non starò mai zitta, non mi farete mai tacere”. (la Repubblica)