«Un impegno sociale perché le nostre sorelle rimangano vive»

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il manifesto INTERNO

«Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre 120 donne soltanto in Italia. Migliaia nel mondo. Numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci di essere indifferenti, non c’è più tempo per voltare lo sguardo altrove». Gino Cecchettin, il padre della studentessa uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta un anno fa esatto, ha presentato alla Camera dei Deputati la fondazione che porta il nome della figlia. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Gino Cecchettin replica alle parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara secondo cui la lotta al patriarcato è ideologica e che l’aumento della violenza contro le donne è legato anche all’incremento dell’immigrazione illegale. (LAPRESSE)

Secondo il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara «L’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e devianza in qualche modo discendenti dalla immigrazione illegale». (Corriere della Sera)

“È stato un intervento veramente imbarazzante. Ci siamo guardati increduli. Una cosa veramente fuori luogo che dimostra tutta la sua inadeguatezza”, lo ha detto la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini commentando il video-messaggio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara inviato alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin in cui il capo del dicastero di Viale Trastevere cita l’immigrazione illegale tra le cause del fenomeno dei femminicidi. (LAPRESSE)

Violenza sulle donne: Valditara nega la realtà, il problema è la cultura patriarcale

ROMA — «Il patriarcato non esiste più». E il fenomeno della violenza sessuale «in qualche modo discende da una immigrazione illegale». (la Repubblica)

Appellandosi ai valori costituzionali, alle pari opportunità e alla civiltà offesa dal fenomeno della violenza maschile contro le donne – a una settimana esatta dalla giornata mondiale che ne ricorda, come ogni anno, il significato sistemico – il ministro non è sembrato così aggiornato, come il nome del suo dicastero imporrebbe, in particolare in due passaggi: ha citato la violenza sessuale che «si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina»; ha poi indicato il patriarcato conclusosi «come fenomeno giuridico» con la riforma del diritto di famiglia del 1975. (il manifesto)

“Valditara si conferma un ministro senza alcun rispetto del ruolo istituzionale che, pro tempore, ricopre. (FLC CGIL)