Il ministro Nordio: «Sugli scontri di Torino la magistratura sia molto severa. Il terrorismo è nato così»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara. Quindi l’intervento deve essere rapido, efficace». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio a margine del forum di Fondazione Iniziativa Europa a Stresa. «Da parte del governo lo è e lo sarà, però - dice ancora il ministro Nordio - adesso sta alla magistratura dimostrare di essere molto, molto severa nei confronti di questi banditi che hanno ferito le forze dell’ordine. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Esposte anche delle bandiere palestinesi al grido 'Free, free Palestine'. Gli studenti che manifestano a Torino hanno raggiunto il Museo del Cinema e sono entrati nella Mole Antonelliana esponendo al primo piano dell'edificio lo striscione 'Le scuole sanno da che parte stare, contro il governo e genocidio'. (ilmessaggero.it)
Esposte anche delle bandiere palestinesi al grido 'Free, free Palestine'. Poco prima, il corteo degli studenti si è scontrato contro le file della polizia di fronte alla Prefettura. (Corriere TV)
"Vedo tanti figli di papà che aggrediscono i figli del popolo" prosegue Tajani. "Parlo di funzionari, poliziotti, carabinieri finanzieri. (Torino Cronaca)
A scendere in piazza dietro la sigla pro Pal, da Torino a Bari, questa volta sono gli studenti della rete di estrema sinistra sotto la regia dei centri sociali. Ancora una giornata di violenza, scontri con la polizia, atti vandalici, fantocci di ministri dati alle fiamme, vernice rosso sangue sulla premier. (Secolo d'Italia)
Il cuore della Capitale si è animato con manifestazioni di protesta studentesca e scioperi del personale scolastico. (AbitareaRoma)
Insorge la premier, che parla di “inaccettabili scene” e si augura che “certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”. (Il Sole 24 ORE)