MALIGNI E MALVAGI CONTRO LANDINI

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L'Opinione delle Libertà INTERNO

Il simbolo del corporativismo nostrano, il sindacato, vanta (non a caso) come proprio leader maximo Maurizio Landini, astioso capo della Cgil. È nato nell’agosto 1961, a vent’anni si iscrive al Pci e poi dette il via alla sua attività sindacale le cui tappe sono facilmente riscontrabili anche consultando Wikipedia. Non le riportiamo in questa sede altrimenti correremo anche noi il rischio di esclamare la fatidica frase: “Ma quando ha lavorato questo?”. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“I sindacati – ha detto il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia parlando con i cronisti a Pechino – sono divisi, da una parte Cgil e Uil, dall’altra Cisl e gli autonomi, l’Ugl. Il vicepremier Antonio Tajani non ci sta. (LAPRESSE)

Il segretario della Cgil ieri ha detto che “è arrivato il momento di una vera rivolta sociale”. Federico Freni è sconcertato dalle parole di Maurizio Landini. (opinione.it)

Orami la CGIL sembra uno strumento che esiste soltanto a questo scopo, in questo atroce meccanismo di stampella del partito della Schlein che su guerra, lavoro e diritti è un partito balbuziente al pari dei dem USA di Kamala Harris. (USB)

Lavoro e giustizia sociale per un nuovo modello economico

La frase del segretario generale Maurizio Landini, a margine dell’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil a Milano, arriva alla fine di una lunga riflessione sulle ragioni che hanno portato la Cgil e la Uil a indire lo sciopero generale per il prossimo 29 novembre. (Collettiva.it)

Durante l’Assemblea Nazionale del sindacato a Milano, Landini ha messo in evidenza la necessità di un cambiamento profondo, che vada oltre la semplice revisione della legge di bilancio. (Nicola Porro)

Lo ha spiegato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo oggi l’Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate che si è tenuta a Milano. Lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 29 novembre trova nuove ragioni e conferme col passare dei giorni. (Collettiva.it)