«Terminator» compie 40 anni: le 17 battute di Schwarzy, il cameo di Franco Columbu, 10 segreti

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Il 26 ottobre 1984 arrivava nelle sale statunitensi il film che avrebbe lanciato la carriera cinematografica di Arnold Schwarzenegger: parliamo del primo «Terminator», diretto nel 1984 da James Cameron, fortunato capostipite di una saga di successo. Girato con un budget ridotto ottenne incassi record fin dalla prima uscita nelle sale: soltanto nel primo weekend di programmazione guadagnò oltre quattro milioni di dollari (l’incasso globale invece ammonta a 78.371.200 dollari). (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

A distanza di tanto tempo, rimane un momento unico, irripetibile e sensazionale del genere fantascientifico, la cui rilevanza ed impatto rimangono inalterati ancora oggi, a dispetto della rivoluzione del mercato, del linguaggio cinematografico e tutto il resto. (Esquire Italia)

Nessuna di queste opere ha però segnato l’immaginario collettivo e le nostre paure nei confronti di una tecnologia considerata talmente potente da poter sfuggire al controllo umano quanto The Terminator, il film di James Cameron uscito negli Stati Uniti il 26 ottobre 1984 (WIRED Italia)

/12 Webphoto Sono passati 40 anni da quel 26 ottobre 1984 in cui nelle sale statunitensi debuttava Terminator, film cult diretto da James Cameron e con protagonista Arnold Schwarzenegger nei panni di un cyborg assassino arrivato dal futuro per uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton), la donna destinata a diventare la madre dell’uomo che salverà il mondo dal dominio delle macchine. (Sky Tg24 )

Quello di Danilo è stato tutto fuorché un facile inizio di stagione. Fuori dai radar di Thiago Motta, anche a causa del rinnovo automatico che scatterebbe nel caso in cui raggiungesse il 50% delle presenze stagionali, quando è stato chiamato in causa – come contro lo Stoccarda è stato autore di prestazioni non affatto indimenticabili. (SpazioJ)

Dopo il suo esordio con Piraña paura, James Cameron si immerse in un progetto che avrebbe segnato l'immaginario collettivo, tanto per l'audace fusione di generi, dall'action alla fantascienza, che per la complessità e lo spessore di personaggi diventati mitologici, i veri punti nevralgici di quest'opera. (WIRED Italia)

Nel 2024, magari, non saremo ancora ai livelli di scontro tra esseri umani e robot preconizzati in "Terminator", ma il capolavoro di James Cameron uscito quarant'anni fa fu ugualmente profetico e oggi è tremendamente attuale. (leggo.it)