Paolo Villaggio più Kafka che Fantozzi: “Non abbandonatemi”

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Da Repubblica del 4 luglio 2017 «Vedete questa libreria alle mie spalle? Ci sono più di 1200 libri. Ma il mio preferito è Franz. Ovvero Kafka»: Paolo Villaggio è seduto sulla sedia a rotelle, illuminato dalle luci di Luca Bigazzi e inquadrato da due camere («Non ho mai avuto tanti operatori intorno a me»). Abbiamo atteso diverse settimane il momento giusto per poterlo intervistare, aspettando c… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Restaurato in 4K dalla Cineteca di Bologna, il film sarà proiettato nella sua nuova veste, per ritrovare la forza tragicomica e dissacrante del personaggio che ha cambiato per sempre l’immaginario collettivo, raccontando con feroce ironia le nevrosi della società italiana tra frustrazioni, sfortune e irresistibili momenti comici. (il Resto del Carlino)

Almeno nella sua versione cinematografica, visto che Paolo Villaggio l’aveva fatto già esordire in tv nel 1968 prima di dedicargli un primo libro nel 1971, che aveva venduto oltre un milione di copie. Il ragionier Ugo Fantozzi festeggia il mezzo secolo. (Corriere della Sera)

Era il 27 marzo quando il ragioniere più sfigato della storia del cinema (anche se con casa in affitto a equo canone e possibilità di permettersi ferie al mare e in montagna, quasi un lusso per un impiegato di oggi) piombava nelle sale di proiezione, complice il successo dei primi due libri scritti dall'autore-interprete Paolo Villaggio (la Repubblica)

“Ma, caro Fantozzi, è solo questione d'intendersi, di terminologia. Lei dice "padroni" e io "datori di lavoro", lei dice "sfruttatori" e io dico "benestanti", lei dice "morti di fame" e io "classe meno abbiente". (WIRED Italia)

Il nuovo podcast Original RaiPlay Sound “Fantozzi Forever”, dedicato al ragioniere più famoso d’Italia, realizzato da Volume Entertainment, sarà disponibile online dal 27 marzo sulla piattaforma streaming Rai. (Rai Storia)

Era il 1975 quando una figura dimessa, con la voce lieve e lo sguardo rassegnato, fece capolino sul grande schermo accanto al più celebre impiegato d’Italia. (leggo.it)