Nel kibbutz di Be’eri un anno dopo la carneficina, Nili Sinai: «Facciamo come americani e giapponesi dopo la Seconda guerra mondiale. Ma solo dopo la sconfitta di Hamas»
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Prima dell’attacco di Hamas qui ci vivevano milleduecento persone. Quella mattina i morti furono un centinaio. Nili è sopravvissuta alla carneficina e ha voluto tornare nel suo Kibbutz, l’unico posto dove può vivere (24+)
Se ne è parlato anche su altre testate
In un anno di bombardamenti e attacchi sono state uccise oltre 41mila civili palestinesi e gran parte delle infrastrutture e degli edifici nella Striscia è stata distrutta. (Il Giornale d'Italia)
Ormai il conflitto è allargato: non solo nel territorio di Gaza, colpito dalla reazione delle forze di Tel Aviv già all’indomani dell’attentato del 7 ottobre 2023, ma anche in Cisgiordania e soprattutto in Libano, al confine con il nord di Israele e a Beirut. (Virgilio Notizie)
Di Ilaria Myr (Mosaico-cem.it)
Le bandiere israeliane sono state abbassate a mezz’asta alla Knesset il 7 ottobre 2024, a un anno dall’attacco di Hamas che ha scatenato la guerra a Gaza e segnato indelebilmente gli israeliani. Gli israeliani stanno organizzando veglie e cupe cerimonie per ricordare l’anno trascorso dall’attacco a sorpresa, che colse Israele impreparato in un’importante festività ebraica, infrangendo il senso di sicurezza degli israeliani e facendo vacillare la loro fiducia nei leader e nelle forze armate. (LAPRESSE)
Mi chiamo Almog Holot e voglio raccontarvi la mia storia del 7 ottobre e cosa è successo nel mio kibbutz, Nirim, e nella mia casa. Ho 45 anni, una figlia di sei e uno di otto e sono divorziata. (La Stampa)
L’obiettivo dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Perciballi, è quello di rispondere alle esigenze crescenti della cittadinanza, migliorando al contempo l’accessibilità e la funzionalità del camposanto. (Frosinone News)