Un anno dal massacro del 7 ottobre, il Medio Oriente in fiamme

- Il 7 ottobre 2023, alle 6:29 del mattino, un attacco senza precedenti ha sconvolto Israele. Migliaia di missili sono stati lanciati verso il territorio israeliano, mentre i confini venivano violati in 130 punti diversi. Hamas e altri gruppi terroristici di Gaza hanno orchestrato un'operazione militare che ha segnato l'inizio di un conflitto devastante, con conseguenze drammatiche per l'intera regione.

Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha ricordato sui social il diritto di Israele a esistere e a difendersi, sottolineando l'orrore del terrorismo islamico. Salvini ha espresso il suo pensiero per il popolo israeliano, vittima di un massacro che ha visto bambini uccisi in culla, giovani strappati alla vita, donne stuprate e persone morte in prigionia o ancora tenute in ostaggio.

Anche la premier Giorgia Meloni, in visita alla Sinagoga di Roma, ha ricordato la disumana aggressione perpetrata da Hamas, sottolineando l'importanza di non dimenticare le atrocità commesse. Meloni ha parlato del massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e del vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il suo pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, che ancora oggi attendono di tornare a casa.

Un anno dopo, il Medio Oriente è ancora in fiamme. Il conflitto tra Israele e Palestina ha causato 41.000 morti, quasi 90.000 feriti a Gaza e circa 200.

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