IL VIDEO. Provenzano: Meloni tace per compiacere Trump, pensavamo più coraggiosa
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Roma, 19 mar. "Lei sulla difesa europea ha taciuto, tace sull'Ucraina per compiacere Trump, tace a Bruxelles sul riarmo per compiacere Ursula von der Leyen, tace in Italia per compiacere il suo alleato di governo Salvini ma davvero le interessa solo l'unità della sua maggioranza? Persino noi che non ci siamo mai illusi restiamo delusi perché ci eravamo fatti un'idea un po' più coraggiosa di lei. E senza coraggio in questo tempo grave si affonda, solo che c'è di mezzo l'Italia e non possiamo permettercelo". (il Dolomiti)
Ne parlano anche altre testate
"Sui dazi bisogna essere prudenti con una risposta automatica. Oggi la presidente della Bce Lagarde parlava di una stima di contrazione di 0,3 del Pil che andrebbe allo 0,5 se rispondessimo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Come si può. Ma anche per attendere che la storia con la s maiuscola, là fuori, faccia il suo corso, fuggire il gioco “a fare i tifosi” in cui si sono lanciati, a suo dire, leader europei come Macron. (ilmessaggero.it)
La disperazione del governo Meloni è emersa ieri quando l’Istat ha attestato, tra qualche polemica sui dati destagionalizzati, due anni di calo consecutivo della produzione industriale in Italia. L’automotive, ha evidenziato l’Istat, è il settore più devastato dalla dismissione in atto del settore manifatturiero, insieme a quello del tessile, da 24 mesi consecutivi di acclarata impotenza. (il manifesto)
Italia tra riarmo e consiglio Ue. Meloni: “Non rompiamo legame con gli Usa” Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Sul tavolo, in primo piano, il sostegno all'Ucraina e il piano di difesa RearmUe, che ha già avuto una prima luce verde al recentissimo Consiglio straordinario. E di questo discutono a quattr'occhi la premier italiana Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ue, in un incontro che precede il summit: nessun dubbio dal governo di Roma sulla necessità del piano di rafforzamento della difesa comune. (il Giornale)
E bisogna farlo in fretta, entro fine marzo, la prossima settimana. Varcare la porta dello Studio Ovale prima che scattino i nuovi dazi anti-europei: questo è l’obiettivo. (Il Sole 24 ORE)