Schlein alla prova europea. Si lavora alla mediazione
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Due carovane si sono mosse dall’Italia alla volta di Strasburgo, in occasione della seduta plenaria del parlamento europeo. Una è partita da Roma in treno il giorno precedente, è quella composta da Giuseppe Conte e da una cinquantina di parlamentari del Movimento 5 Stelle accorsi per protestare contro il ReArm Europe. La seconda, metaforica ma neanche troppo, dalla segreteria del Pd conduce al gruppo europeo dei Socialisti e Democratici: ha il compito in Ue di portare la linea di Schlein, che ha criticato nettamente il progetto di Ursula Von der Leyen (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
E sul nuovo governo Usa è netto: "Una plutocrazia, una oligarchia, una tecnocrazia" - Il video (Il Fatto Quotidiano)
– Sia i partiti italiani della maggioranza di governo che quelli dell’opposizione si sono divisi al loro interno frantumandosi, nel voto dell’Europarlamento non vincolante sulla risoluzione a favore in futuro di una difesa europea. (Agenzia askanews)
Fino a qui, al Pd era bastato fare esercizio di equilibrismo. Tutta la fatica di tenere insieme posizioni inconciliabili esplodeva invece puntualmente nel gruppo di Bruxelles, là dove, sarà la distanza fisica dai vertici romani, ognuno si è sempre sentito libero di andare per conto proprio: a fine novembre, dinanzi all’ipotesi di consentire all’Ucraina di rispondere agli attacchi sul territorio russo, i dem si spaccarono in tre variabili, sì, no, forse, cioè astenuti. (La Stampa)
Premessa doverosa, visti i tempi che corrono: questo articolo sarà tacciato di filo-putinismo, di intelligenza col nemico, di anti-americanismo. Perché no, questa storia che dobbiamo per forza spendere 800 miliardi in armamenti se non vogliamo l’Armata Rossa che ci marcia sotto casa non convince granché. (Fanpage.it)
Nicola Zingaretti, il capo delegazione, lascia aperta la discussione. Inviata a Strasburgo. (Il Fatto Quotidiano)