Musica, «Variety»: Pink Floyd pronti a vendere catalogo per mezzo miliardo di dollari

I Pink Floyd stanno per vendere il loro catalogo a Sony Music per mezzo miliardo di dollari? Il catalogo è stato in gioco per diversi anni e il gruppo ha quasi raggiunto un accordo nel 2022, ma le aspre lotte tra i membri della band - principalmente per le controverse dichiarazioni politiche di Roger Waters, principale autore delle canzoni, contro Israele e l'Ucraina e a favore della Russia - hanno complicato enormemente l'affare e spaventato diversi pretendenti. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Notizie dal dorato mondo della musica. Non è una novità che i Pink Floyd fossero in trattative con la major statunitense per la cessione dei diritti. (Il Giornale d'Italia)

La cifra alla base dell'accordo tra la band e la società giapponese sarebbe intorno ai 500 milioni di dollari. Lo ha riportato il Financial Times, citando fonti vicineall'operazione. Secondo il quotidiano, le tensioni personali tra i membri della band, in particolare tra Roger Waters e David Gilmour, avrebbero reso difficoltoso il raggiungimento di un accordo. (Corriere della Sera)

Il disco è stato registrato nell’arco in cinque mesi tra Brighton e Londra ed è stato prodotto dallo stesso Gilmour con Charlie Andrew, noto per il suo lavoro con Alt-J e Marika Hackman. David Gilmour ha pubblicato il 6 settembre scorso il nuovo album di inediti “Luck And Strange”, a distanza di 9 anni dal precedente. (Il Fatto Quotidiano)

Una delle questioni rimaste ancora aperte nella lunga discussione sull’eredità dei Pink Floyd, con il conflitto sempre più lungo e insanabile tra David Gilmour e Roger Waters che incombe su tutto, è quello sulla vendita del catalogo della band. (Virgin Radio)

Sony Music è in trattative avanzate per acquisire i diritti della musica registrata dai Pink Floyd, leggendario gruppo rock britannico, per una cifra stimata intorno ai 500 milioni di dollari. (FIRSTonline)

Non è una novità che i Pink Floyd fossero in trattative con la major statunitense per la cessione dei diritti. Dopo anni di negoziati, nel 2022 sembrava che l'accordo fosse quasi siglato, ma le divergenze tra i componenti della band - Roger Waters, Nick Mason, David Gilmour e i familiari del defunto tastierista Richard Wright - e l'esposizione di Waters nella guerra tra Russia e Ucraina avevano fatto saltare l'acquisizione. (il Giornale)