Unifil: un altro casco blu ferito nel Sud del Libano

Unifil: un altro casco blu ferito nel Sud del Libano
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Agenzia askanews INTERNO

Roma, 12 ott. – Un altro soldato delle Nazioni Unite, il quinto in due giorni, è rimasto ferito nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite ). “Ieri sera, un peacekeeper presso il quartier generale dell’Unifil a Naqoura è stato colpito da un proiettile a causa delle attività militari in corso nelle vicinanze”, ha riferito la forza Onu in un comunicato, “È stato operato presso il nostro ospedale di Naqoura per rimuovere il proiettile e attualmente è stabile. (Agenzia askanews)

Su altre fonti

I tank ondeggiano lentamente come pachidermi minacciosi intorno all’area paradossalmente definita di peacekeeping, la Blue line, nel sud ovest del Libano, verso la costa. – Voci e scene dall’inferno Libano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nuova giornata di guerra oggi, 12 ottobre, tra Israele e Libano. Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro la base delle Idf a Haifa, nel sud di Israele. Lo riporta Al Mayadeen, media vicino a Hezbollah, spiegando che i missili sono stati lanciati alle 6 di questa mattina, ora locale. (Adnkronos)

Una tregua che è arrivata in un momento di tensione alta, che aveva fatto tornare la maggioranza sui livelli di litigiosità della scorsa estate, con la differenza che alle questioni autonomia differenziata e cittadinanza, che già da mesi dividono i partiti di governo, si era aggiunto l'intricatissimo dossier manovra, che aveva già portato su un crinale di conflitto i punti di vista degli alleati sulla tassazione degli extraprofitti e sulle accise. (Il Dubbio)

Unifil ancora sotto il tiro israeliano in Libano

ROMA – «Israele, gli ebrei nel mondo, io stessa: siamo tutti lacerati sul modo di condurre questa guerra. E il dolore è terrificante: se a Gaza il proseguimento degli attacchi è legato alla ricerca degli ostaggi, in Libano è più evidente che c’è un’organizzazione terroristica, la guerra lì è più mirata e più circoscritta per evitare che mezza Israele sia paralizzata». (la Repubblica)

La reazione della stampa italiana agli attacchi israeliani contro le basi ONU in Libano, parte della missione UNIFIL, è l'ennesimo esempio di come il discorso pubblico nel nostro Paese sia dominato da una narrazione ben precisa, asservita agli interessi occidentali e incapace di riconoscere la gravità dei crimini commessi da Israele. (Inside Over)

La missione Onu ha affermato che è stato colpito ieri sera e che non è stata identificata la provenienza dei colpi che lo hanno raggiunto. Le sue condizioni sono definite “stabili”. (Radio Popolare)