Luigi Mangione in un carcere di massima sicurezza: «Si dichiara innocente»
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«Caro Luigi, ti scrivo...». Nella comunità di Reddit, la stessa in cui nei mesi passati con il nome «mister_cactus» Luigi Mangione aveva espresso frustrazione per il sistema sanitario americano, c’è chi oggi condivide informazioni su come scrivergli una lettera o inviargli soldi in prigione. Incriminato per l’omicidio del ceo dell’assicurazione sanitaria UnitedHealthcare, Mangione è in un carcere di massima sicurezza in Pennsylvania e gli è stato negato dal giudice il rilascio su cauzione. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Luigi Mangione, 26 anni, sospettato dell'omicidio di Brian Thompson, Ceo di Unite Healthcare, è detenuto in isolamento nel carcere di Huntington, Pennsylvania. Nonostante la mole di prove presentate dalla polizia, il giovane continua a dichiararsi innocente. (Tiscali Notizie)
Sulla rete la cabala ha superato tutto il resto della storia: quella dell’ex studente di ingegneria affetto da mal di schiena cronico,… Servivano altri elementi e sono arrivati: i Pokémon e il numero 286. (la Repubblica)
Ma se ci si recasse al numero civico 9 della Stoliarnij Pereulok, il vicolo che Dostoevskij in “Delitto e castigo” ribattezzò “vicolo S”… (L'HuffPost)
Il fatto risale allo scorso 4 dicembre, ore 6.44 di mattina, a New York. Si chiama Luigi Mangione, ha 26 anni, origini italiane e appartiene ad un’affermata e ricca famiglia del Maryland, con cui pare abbia interrotto i rapporti da anni. (InvestireOggi.it)
Luigi Mangione, ventiseienne arrestato in Pennsylvania, è accusato dell’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson. Quando è stato fermato, secondo quanto riferisce la CNN, aveva con sé un quaderno contenente una “lista di cose da fare”, la cosidetta "To do list", per preparare l’agguato, che ha avuto luogo a Manhattan. (corriereadriatico.it)
In questa moderna mitopoiesi al contrario, invece, Luigi Mangione diventa David che ammazza Golia, perché usa la violenza come strumento di liberazione da un sistema privato che non assicura a tutti un sanità equa. (Vanity Fair Italia)